OK!Mugello

Lorenzo Scaretti e Il Trebbio. Ricordi e aneddoti a cura di Aldo Giovannini

Abbonati subito
  • 1651
Foto 5 Foto 5 © (Foto Andrea Lapi – archivio A.Giovannini)
Font +:
Stampa Commenta

La scomparsa a Roma, dove abitava in un antico palazzo di piazza Madama, del dott. Lorenzo Scaretti, ci ha molto addolorati, data la nostra lunga e profonda amicizia che ci legava da tanti anni, da quando cioè scrivemmo su la Nazione un lungo articolo relativo alla pubblicazione di un piccolo libriccino, autrice la mamma, la N.B. Marjorie Jebbs Scaretti; libro che custodiamo come le cose sante e inerente la storia del Castello del Trebbio, dove vide la luce Cosimo I° figlio di Giovanni de Medici e di Maria Salviati (Giovanni dalle Bande Nere, figlio quest’ultimo di Giovanni detto il “popolano” e Caterina Riario Sforza). Quel Cosimo che sarebbe stato il primo “Granduca” di Toscana.

Eravamo negli anni ‘70 del ‘900 e da qual giorno l’amicizia si era saldata come un grossa catena e con orgoglio che non nascondiamo eravamo di casa al Trebbio, ospiti sovente volte in occasione di tanti eventi, manifestazioni e convivi, dandoci la piena responsabilità, anche in sua assenza, di far visitare il Trebbio alla cerchia dei nostri amici e conoscenti.

Quando al Trebbio fu consegnata la pergamena di Patrimonio dell’Unesco, Scaretti non era presente purtroppo per ragioni di salute, ma quando la sera gli telefonammo per raccontargli di questa cerimonia, era contentissimo ed emozionato. Era un uomo colto, raffinato (la mamma in ordine genealogico era quinta cugina dell’attuale Regina Elisabetta d’Inghilterra, finissima scrittrice) e aveva un grande piacere quando raccontava quando suo babbo Enrico, noto banchiere di Roma, ( Banco Scaretti) fece come dono di nozze alla neo fidanzata poi moglie, il Castello del Trebbio (all’epoca abbandonato e fatiscente), facendolo poi diventare come attualmente e splendidamente balza agli occhi del viandante.

Scaretti, che ebbe la sventura per la morte in brevissimo tempo della sua giovane moglie (mamma mia come era bella!), aveva creato una Fondazione, dedicandola ai suoi genitori, con tanto di Consiglio d’Amministrazione, affinchè il Trebbio continuasse la sua secolare storia, nella strada da lui tracciata, con lungimiranza, sensibilità, amore del verde Mugello, che Scaretti amava profondamente, beandosi di osservarlo per ore dall’imponente torrione dove videro la luce “Giovanni della Bande nere” e suo figlio Cosimo I°.

Ogni tanto quando entravamo nella Cappella di famiglia, dedicata alla Beata Vergine, ci indicava il luogo dove voleva esser sepolto; accanto alla mamma Marjorie e al babbo Enrico, di cui aveva un ricordo infinito. E così è stato. Ci sarebbero tante cose da scrivere ancora, ma in questo anno maledetto dove tantissimi cari amici ci hanno lasciato, e con grande tristezza gli abbiamo ricordati, un mesto ricordo ad una persona gentile e buona nell’animo. Rimarrà – e nei siano certi – nel cuore di tanti mugellani.

Foto n. 1: Il dott. Lorenzo Scaretti

Foto 2: Il castello del Trebbio dove vide la luce Cosimo I° de Medici

Foto 3: Il dott. Lorenzo Scaretti presenta allo scrivente di queste note l’album fotografico di famiglia

Foto 4: Il dott.Lorenzo Scaretti nel chiostro del Castello del Trebbio con il secolare pozzo.

Foto 5: Una immagine storica (1946). La signora Marjorie Jebbs Scaretti, prima a sinistra e il dott. Enrico Scaretti primo a destra con i figli Lorenzo e Virginia insieme ad alcuni dipendenti della fattoria del Trebbio.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a