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Forteto. Deceduto Luciano Barbagli. Rispetto, ma evitiamo una rimozione collettiva come nel 1985

Barbagli è stato il padre funzionale di Francesco Borgheresi. Che dal Forteto è stato irrimediabilmente segnato e che ora si trova in carcere. E le vessazioni su Pietro Ciampi

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Forteto. Forteto. © Foto di archivio
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Si è spento nei giorni scorsi in Mugello, con esequie a Vicchio e tumulazione a Dicomano, Luciano Barbagli, uno degli esponenti del Forteto che fu, insieme con Daniela Tardani (lei attualmente in carcere), genitore funzionale di Francesco Borgheresi (Borgheresi è il ragazzo, lo ricordiamo, che adesso si trova in carcere per aver sparato alla compagna Mihaela Apostolides, 43 anni, origini romene, madre di un adolescente“. Clicca qui per l'articolo di OK!Mugello).

Per dovere di cronaca riportiamo alcuni passi della Sentenza sui fatti del Forteto. Tra questi: "Francesco Borgheresi, cresciuto dalla Tardani e da Luciano Barbagli come figura paterna, veniva trattato malissimo e fatto oggetto di continui riferimenti all'incapacità educativa dei genitori naturali". E ancora:

In questa linea di pensiero si inserisce la inconsistente testimonianza di Luciano Barbagli, che ha raccontato Il Forteto come luogo di libertà, senza padroni, come comunità di persone libere che hanno scelto di vivere in condivisione di intenti, in amicizia, in condizioni di eguaglianza. Nella comunità non vi era un leader, non vi erano regole stringenti nè condizionamenti, non vi erano indicazioni sulla sessualità, non vi era spinta verso il confronto di genere, il rapporto con le famiglie di origine era ottimo e non vi erano posizioni preconcette; la condizione (e la concezione) della donna in comunità era la stessa dell'uomo. Il chiarimento era un momento di confronto e discussione tra adulti e con ragazzi che permetteva di superare difficoltà e incomprensioni, apprezzato da tutti e mai seguito da punizioni'.

E ancora:

Inoltre ecco come viene descritto, da alcuni testimoni, il comportamento del Barbagli:
Pietro Ciampi, figlio di un magistrato della Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze; il giovane, affetto da problemi psichici, era stato dal FIESOLI fatto seguire dal Luciano Barbagli, da Marco Ceccherini e da Flavio Benvenuti. Il ragazzo, anni dopo, si era suicidato

Pietro Ciampi, persona adulta affetta da schizofrenia, maltrattata con frequenza da Barbagli, Pini e Benvenuti

Ha ricordato delle vessazioni e delle violenze inflitte a Pietro Ciampi, persona con problemi psichici inserita nel Forteto riferendo che veniva picchiato dal CECCHERINI Marco (indicato come violento e di animo cattivo) e dal Barbagli e spesso buttato nel recinto delle pecore con i montoni che lo caricavano; che in ripetute occasioni, in sua presenza, gli era stato rovesciato in testa il secchio dello iodio, utilizzato per le medicazioni delle ferite degli animali.

Ha riferito di schiaffi e cinghiate che i due (CECCHERINI e Barbagli) davano a Marco Junior Ceccherini.

Questa sopra, lo ricordiamo, la Sentenza sul Forteto. Insomma, massimo rispetto per una persona deceduta. Ma a vedere certi commenti sui social non vorremmo trovarci di fronte all'ennesima operazione di rimozione collettiva, così come accaduto dopo la sentenza di condanna di Fiesoli e Goffredi del 1985, che ha permesso alla setta del Forteto di continuare per decenni il suo delirante percorso di abusi e di follia.. Il Mugello merita di meglio. 

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