OK!Mugello

La semplificazione al tempo della burocrazia. E negli anni '70 eravamo più avanti...

Parliamone, di domenica

Abbonati subito
  • 1
  • 226
Autorizzazione anni '70 Autorizzazione anni '70 © N.c.
Font +:
Stampa Commenta

Oggi (domenica 6 ottobre) la rubrica degli editoriali di OK!Mugello ospita il contributo di Rodolfo Albisani, architetto mugellano che ha lavorato anni nella pubblica amministrazione:

La semplificazione edilizia negli anni 70. In maniera del tutto casuale mi sono imbattuto in una " autorizzazione " che definirei di tipo edilizio, del 1970.La particolarità' di questa autorizzazione sta nella sua attualità' rispetto alla data di rilascio 1970 / 2019. Mi spiego meglio: l' autorizzazione riguarda una istanza per l'installazione di un manufatto metallico ad uso garage a servizio di un edificio residenziale, un box prefabbricato del tipo ancora oggi in commercio, sul confine di proprietà';-e' firmata dal Sindaco (solo per ricordare che fino all'inizio degli anni 90 gli atti edilizi autorizzazioni, licenze, concessioni venivano firmate dai Sindaci, poi è' intervenuta la Bassanini e tale competenza è passata ai funzionari; la famosa separazione dei compiti tra quelli che dovrebbero essere gli indirizzi e obiettivi alla politica e la gestione appunto alla dirigenza. Una delle più' grandi mistificazioni create dai nostri legislatori, un vero e proprio mostro di ipocrisia, ma questo e' un altro argomento.Nella sua essenzialità contiene due prescrizioni illuminanti che sono di un'attualità incredibile; 1 ) che il prefabbricato non sia stabilmente fissato al suolo ; 2 ) che la costruzione sia autorizzata dal proprietario confinante ;dalle quali si rileva che l'intervento in sè non viene considerato soggetto a " licenza edilizia " , e' bene ricordare che all'epoca l'attività edilizia, in genere, era soggetta alla sola... per fortuna Licenza Edilizia, al contrario di oggi dove ci sono circa 20 tipologie di pseudo atti abilitativi, articolati in: permesso di costruire, segnalazione certificata inizio attività', declinata in tanti modi, comunicazione inizio lavori asseverata, comunicazione inizio lavori.Il panorama si e' poi arricchito ulteriormente con l'individuazione di una serie di opere, interventi e manufatti dichiarati non rilevanti ai fini edilizi (art. 137 L.R. 65/14 ), che però, pur rappresentando un notevole passo in avanti, nella pratica creano non pochi problemi di gestione. Non hanno rilevanza edilizia ma possono determinare per la loro realizzazione a seconda dei casi, ad esempio, la necessità dell'autorizzazione paesaggistica o di una pratica al genio civile o altro, rimandando di fatto ad un adempimento edilizio.In sintesi, per similitudine si deve ritenere che l'intervento in sè, non era ritenuto rilevante ai fini edilizi, in quanto per la sua realizzazione veniva rilasciata una " specie " di autorizzazione a firma del Sindaco, un'anticipazione semplificativa non da poco; l'autorizzazione edilizia infatti viene istituita nel 1978 con la legge 457/78 art. 48 e si affiancava alla neonata concessione edilizia ( legge 10/77 Bucalossi ), sostitutiva della licenza edilizia .Il processo di semplificazione e di snellimento delle procedure in campo edilizio (e non solo) è fortemente sentito da tempo , tutti "gridano" contro la burocrazia, compreso coloro che la istituiscono e legittimano, ( anche questo meriterebbe un approfondimento a parte) , ma non ha prodotto, purtroppo risultati sensibili ad oggi.A partire dalla legge sul condono (l. 47/85) con l'art. 26 , opere interne, si comincia a parlare di semplificazione edilizia, il processo si e' evoluto (purtroppo con effetti contrari alle attese) fino ad oggi con l'individuazione delle opere, interventi e manufatti non rilevanti ai fini edilizi di cui sopra , art 137 L.R. 65/14 e DM 2 marzo 2018 (glossario delle opere di edilizia libera).In sostanza oggi, con la semplificazione e lo snellimento dei procedimenti e delle procedure, provvedimenti (tanti..) presi sempre sull'orlo dell'isteria generale del momento e in ragione e funzione soprattutto dei condizionamenti sociali, politici ed economici correnti, non si sono ottenuti i risultati attesi, anzi si può parlare di un vero e proprio effetto contrario.....un caos collettivo che coinvolge in maniera quasi perversa gli uffici pubblici, i professionisti del settore e soprattutto l'utenza .Un provvedimento del 1970, di stringata fattura ma dotato di un contenuto essenziale e congruo ed appropriato al punto , con tutti i distinguo del caso, da poter essere considerato di una attualità e semplicità incredibile, la dice lunga sulla nostra capacità' di risolvere e gestire le situazioni; quasi 50 anni per tornare ad uno stato iniziale di vera effettiva ed efficace semplificazione

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • stefano vignudelli

    io in dieci anni non sono riuscito a mettere un tetto ad una costruzione che fu iniziata negli anni70 (licenza edilizia di una paginetta e due tavole ) e il cui tetto non fu eseguito. si preferisce lasciare l'opera così come si trova . a creta ti inseguono se vuoi investire in edilizia

    rispondi a stefano vignudelli
    dom 6 ottobre 2019 11:25