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Modifiche referendum. Odg in Consiglio a Marradi per denunciarne i rischi

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Modifiche referendum. Odg in Consiglio a Marradi per denunciarne i rischi Modifiche referendum. Odg in Consiglio a Marradi per denunciarne i rischi © n.c.
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Siamo Marradi, nelle persone di Raffaella Ridolfi, Giulio Bassetti, Alessandro Brasino e Mauro Ridolfi, ha presentato al sindaco Triberti un ordine del giorno che ha come oggetto la proposta di modifica costituzionale all'istituto referendario. Ci si riferisce alle modifiche approvate alla Camera il 21 febbraio degli articoli 71 e 75 della Costituzione, che affermano che basteranno 500mila firme per vedere approvata alla Camere una proposta di legge entro il termine di 18 mesi. Trascorso questo anno e mezzo, se non vi sarà stata risposta da parte del Parlamento, la parola passerà alle urne, dove sarà necessario un "quorum approvativo" del 25% degli aventi diritto, pari a 12 milioni di elettori (stesso quorum richiesto nei referendum abrogativi). Tale riforma, al contrario di quanto è stato fino a oggi, prevede quindi che il referendum abrogativo possa essere utilizzato per le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e indulto e per la ratifica dei trattati internazionali. A questo punto, gli esponenti di Siamo Marradi espongono la loro contrarietà in merito, adducendo tra le varie motivazioni come la riforma potrebbe paralizzare e delegittimare le istituzioni parlamentari e come il referendum propositivo diverrebbe "un'arma in mano a 500mila professionisti della firma, che consente la dittatura della minoranza". L'OdG si chiude con la richiesta al sindaco Triberti di trasmettere quanto scritto a Parlamento, Governo, Regione Toscana, Città Metropolitana e Unione dei Comuni.

 

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