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Morì nella galleria Vaglia. Recensione dello spettacolo che lo ricorda

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Morì nella galleria Vaglia. Recensione dello spettacolo che lo ricorda Morì nella galleria Vaglia. Recensione dello spettacolo che lo ricorda © n.c.
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Al Corsini di Barberino l’evento dedicato ad Aya, il ragazzo morto nella galleria di Vaglia nel 2016. Eccezionale Simona Gambaro in “Piccoli eroi” Hanno scelto 7 persone dal pubblico che attendeva l’inizio dello spettacolo nel foyer del Teatro Corsini di Barberino, poi hanno fatto entrare a dieci per volta tutti gli altri in sala, o meglio sul palco. È iniziata cosi la performance del Teatro del Piccione di Genova che, giovedi 19 per il pubblico e venerdi 20 per i ragazzi delle terze medie di Barberino ha portato in scena “Piccoli eroi”, rivisitazione poetica della fiaba di Pollicino, dell’ormai storica compagnia ligure. Una stanza contornata da un bosco, all'interno un tavolo e sette sedie. Tre case, tre personaggi femminili che, in sequenza, accolgono gli spettatori scelti all’ingresso per farli viaggiare, immobili sulle loro sedie, nel destino di chi coraggiosamente parte da casa per salvarsi, o di chi si mette in viaggio, con altrettanto coraggio, per diventare grande. Eroi piccoli come Pollicino, piccoli come quando si deve ancora crescere, piccoli come quando si ha paura di non farcela. Ma anche piccoli perché invisibili agli occhi del mondo. Simona Gambaro è straordinaria nei ruoli delle tre donne che ospitano in casa i viaggiatori. La madre dei sette ragazzi partiti, Nadia la ragazza prigioniera dell’orco ed infine la moglie di Pollicino in attesa di partorire guidano il pubblico che segue in un silenzio quasi spettrale, in case misere ma dove si divide anche una patata. I sette viaggiatori partecipano alla vita della casa, sistemano i piatti per mangiare, aiutano la partoriente a stendere le tovaglie, condividono il cibo in questa rappresentazione di vita, di attesa, di paura, di povertà. Si stringe il cuore in una morsa quando l’anziana madre chiede di leggere la lettera del figlio ad una delle sette ospiti. Il pubblico ha seguito commosso “Piccoli eroi” dedicato al diritto di partire per cercare un mondo migliore ed a AYA che questo diritto l'ha perso per sempre lungo i binari dell’alta velocità nella galleria di Vaglia , “figlio partito" a cui nessuno ha saputo dare un futuro ed al quale non è stata data grande importanza neppure nella disgrazia. Un evento per ricordare insieme a Jacopo Storni, giornalista che ha cercato di ricostruire la storia di AYA, Luigi Andreini del Progetto Accoglienza, i rappresentanti delle Amministrazioni di Barberino di Mugello e Vaglia ed una compagnia teatrale che ha saputo toccare il cuore di tutti gli spettatori, quelli che hanno solo “guardato” e quelli che invece si sono trovati a far parte di questa bellissima pièce.

 

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