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"Il Mugello è una trapunta di terra": la presentazione....

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Il Mugello è una trapunta di terra: la presentazione.... Il Mugello è una trapunta di terra: la presentazione.... © n.c.
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Una bella serata, intensa e partecipata, quella che si è svolta lo scorso Giovedì 24 Aprile al Teatro Corsini di Barberino di Mugello per la presentazione del nuovo romanzo di Simona Baldanzi “Il Mugello è una trapunta di terra. A piedi da Barbiana a Montesole.” Davanti a una platea numerosa e attenta, sul palco si sono presentati diversi ospiti, a partire naturalmente dall’autrice, ognuno dei quali ha portato il suo personale contributo alla serata. Molti e differenti sono stati i temi dibattuti tra gli ospiti e il pubblico, coordinati dall’efficiente presentazione di Saverio Zeni di Ok!Mugello. Seguendo la cronologia del romanzo di Simona, si è infatti partiti dalla testimonianza del primo ospite, Nevio, uno degli ex alunni della Scuola di Barbiana di Vicchio, che ha raccontato la sua personale esperienza con Don Milani e l’importanza di continuare, oggigiorno, a seguire le orme del famoso e controverso sacerdote, il quale è riuscito a far sì che i suoi studenti comprendessero che ogni esperienza di vita, se saputa cogliere con gli occhi della ragione e della partecipazione, è la migliore maestra.     Continuando il cammino, hanno poi preso la parola Sergio Gardini e Marinella Frascari del CAI di Bologna, i due ideatori del percorso a piedi da Barbiana a Montesole, i quali hanno coinvolto l’autrice nella splendida avventura che ha permesso la nascita di questo nuovo romanzo. Sergio e Marinella hanno parlato della bellezza e dell’importanza del viaggiare a piedi, di quella lentezza che permette di guardare con occhi diversi tutto quel che hai intorno, delle persone e delle storie che si possono incontrare e conoscere solo camminando, vivendo con ritmi e modalità differenti rispetto alla frenesia del nostro quotidiano. Ci sono stati, poi, gli interventi degli ex lavoratori dell’Emmelunga di Barberino che hanno condiviso con i presenti i loro ricordi di lavoro, le amicizie, le risate, gli scherzi tra i colleghi del magazzino, gli screzi e le intese tra le ragazze dell’amministrazione, le riflessioni su ciò che è stato e su ciò che, chissà, avrebbe potuto essere. Tra un intervento e l’altro, come in ogni buona camminata che si rispetti, ci sono state le pause di riposo e di lettura, interpretate con passione e professionalità da Laura, Paola e Valeria della compagnia teatrale barberinese “Le Gatte da Pelare”, che si sono intervallate all’intervista che il giornalista fiorentino Leonardo Sacchetti ha fatto a Simona, scandendo le sue domande, i suoi pensieri e le sue personali riflessioni durante tutto l’arco della serata.     La passeggiata attraverso la “trapunta di terra” mugellana è giunta, infine, a destinazione affrontando l’ultimo tema della serata, ovvero il Parco della Memoria di Montesole, meglio conosciuto dal grande pubblico come i luoghi della “strage di Marzabotto”, dove tra la fine di settembre e i primi di ottobre del 1944 fu compiuto uno dei più raccapriccianti crimini di guerra, con l’uccisione di circa 2000 civili. Simona, Sergio e Marinella hanno ricordato quei tragici eventi e hanno raccontato quanto, oggi, a settant’anni di distanza, sia importante tenere sempre accesa la memoria e la coscienza di quel che è stato, anche attraverso i festeggiamenti nazionali per la Liberazione del 25 Aprile. Perché finalmente, a Montesole come in tutta Italia, possa nuovamente tornare a splendere il sole. Questa serata a teatro, dunque, non è stata la semplice presentazione di un libro, ma una passeggiata un po’ fuori dagli schemi tra le montagne di quei contenuti che il romanzo di Simona vuol porre all’attenzione e alla riflessione del suo pubblico. E a giudicare dalla sentita partecipazione della platea, possiamo senz’altro dire che Simona Baldanzi anche stavolta ha centrato i suoi obiettivi. Complimenti, quindi, a Simona e a tutti i partecipanti e ringraziamenti vivissimi dalla squadra di Ok!Mugello.     Di seguito, il personale ringraziamento di Simona: “Non é facile dire come ci si sente a parlare delle storie che hai scritto, sul palco del Teatro Corsini del paese dove sei nata e dove vivi, di fronte a quasi 300 persone. Sicuramente mi ero circondata di bei pilastri che mi hanno aiutata a raccontare: Sergio e Marinella, Nevio, Leonardo, Saverio, Paola, Valeria, Laura, Roberto e Alberto. Devo ringraziare loro, la Compagnia Catalyst - soprattutto Martina, il Comune che ha patrocinato, la sezione soci coop di Barberino, Ok!Mugello, l'Anpi, la casa editrice Laterza, le vestaglie blu che hanno preparato torte e biscotti buonissimi. Ringrazio chi mi ha aiutato a portare 2000 cartoline della serata per tutto il Mugello, babbo, mamma, Gianni, Kate e Filippo. Ringrazio uno a uno tutti i presenti: zii e cugini, amici cari, colleghe, camminatrici e camminatori arrivati anche da oltre l'Appennino, barberinesi e mugellani che condividono la nostra trapunta di terra, insegnanti miei e del paese, altri raccoglitori di storie, ex lavoratori Emmelunga, cittadini attenti e curiosi, attivisti dei diritti, i bambini che hanno retto la serata. Stamani sveglia alle sette e partenza per la Garfagnana per parlare ancora di trapunta e resistenza con indosso la maglia con il mappamondo sopra il trattore, quella dei Fratelli Cervi. L'attesa della Liberazione é stata bella. Grazie.”  

 

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