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Addio Comunità Montana. Il Mugello diventa Unione dei Comuni. Passo indietro di Tagliaferri

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Addio Comunità Montana. Il Mugello diventa Unione dei Comuni. Passo indietro di Tagliaferri Addio Comunità Montana. Il Mugello diventa Unione dei Comuni. Passo indietro di Tagliaferri © n.c.
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Unione dei Comuni del Mugello: dopo le rassicurazioni su deleghe e fondi, adesso avanti tutta e a passo spedito. Il via libera lo ha dato la Conferenza dei sindaci della Comunità Montana Mugello che ha disposto di “avviare il processo formale di trasformazione, nella consapevolezza che durante tale percorso potranno intervenire novità normative con le quali confrontarsi, al fine di preparare comunque il territorio alla novità senza attendere che vengano imposte trasformazioni complesse in tempi stretti”.

La giunta della Regione Toscana ha varato pochi giorni fa la proposta di legge di riordino istituzionale, che sarà discussa e approvata dal Consiglio regionale nelle prossime settimane, “nella quale si spinge verso la rapida trasformazione delle Comunità Montane in Unioni di Comuni montani, dove sembra essere confermato nella sostanza il mantenimento di gran parte delle deleghe per le Comunità Montane che aderiranno alla trasformazione”, come auspicato e sollecitato dall’Uncem Toscana e dalla stessa Comunità Montana Mugello.

 

Come notano il presidente della Comunità Montana Stefano Tagliaferri e la Conferenza dei sindaci, i suoi contenuti, per quanto riguarda le competenze istituzionali, “sono ben diversi da quanto prospettato nei mesi precedenti, ovvero si riconosce la storia delle Comunità Montane, mantenendo, per quelle che si trasformeranno, la specificità delle deleghe e comunque dando, al momento, rassicurazioni riguardo alla conferma dei finanziamenti regionali alle future Unioni”.

Ed era quello che attendevano le istituzioni mugellane per poter continuare ad assicurare e mantenere “un’esperienza amministrativa che ha consentito la valorizzazione e promozione del Mugello e Alto Mugello”: “La Comunità Montana Mugello - ricorda la Conferenza dei sindaci - ha opportunamente atteso gli esiti dell’annunciato riordino degli enti in discussione a livello nazionale e regionale (processo non ancora completato), ribadendo in ogni sede la necessità che comunque dovesse essere preservata, per quanto possibile, l’unitarietà nel governo del territorio e nella promozione sociale e produttiva del Mugello”.

A questo punto, visti i segnali positivi che emergono dalla proposta di legge su deleghe e finanziamenti regionali, e con una bozza di statuto che nel frattempo è stata elaborata, si può spingere sull’acceleratore per dare vita entro il mese di settembre all’“Unione dei Comuni Montana”.

I sindaci hanno accettato l’invito del presidente Stefano Tagliaferri a subentrare subito “nella gestione della Comunità Montana, in anticipo rispetto alla effettiva trasformazione dell’ente, per presidiare direttamente i passaggi di discussione con la Regione e governare la discussione sulla trasformazione dell’ente che si svilupperà entro i prossimi due mesi”, riconoscendo conseguiti tutti gli obiettivi assegnati all’attuale amministrazione. Il passaggio di testimone dal presidente Tagliaferri ai sindaci, come concordato comunemente, è stato calendarizzato.

“Con orgoglio - sottolinea il presidente della Comunità Montana Mugello Stefano Tagliaferri - mi sento di dire che questa uscita di scena è il mio ulteriore contributo politico per confermare che la nostra autoriforma ribadisce l’azzeramento dei costi della politica già praticato nell’ultimo anno, riduce le cosiddette ‘poltrone’, mette in luce che i doppi incarichi degli amministratori di montagna sono solo doppio (o triplo) impegno a fronte di alcun compenso”.

Prendendo a prestito una metafora ciclistica Tagliaferri osserva che: “È venuto dunque il momento di spostarmi dal ruolo di ‘capofila’, per far continuare la corsa al resto della squadra: a me interessa solo che ‘vinca’ il Mugello, coeso e dinamico - dichiara -. È sempre stato questo il faro del mio impegno politico locale e lo è ancora di più oggi che esco dalle stanze della Comunità Montana”. Un impegno, una passione, un senso di responsabilità e istituzionale che unanimemente gli hanno riconosciuto gli stessi sindaci.

Dunque saranno i sindaci, nei ruoli di presidente e giunta, a dismettere l’ente montano e a far nascere l’Unione. E con tempi già fissati e serrati. “I sindaci hanno davanti un percorso complesso, ma non impossibile - conclude Tagliaferri -, perché non partono da zero. Auguro loro di vivere questa sfida con passione, coraggio e gratuità: la nostra gente se lo aspetta e saprà seguirli se vedranno la loro disponibilità ad essere messi in discussione e se sarà evidente il loro impegno disinteressato”.

Si procederà col passaggio di consegne già la settimana prossima con la formalizzazione da parte della Conferenza dai sindaci della proposta di “presidente e giunta dei sindaci”, insieme all’indicazione del nuovo sindaco-presidente. Successivamente si terrà l’Assemblea consiliare dell’ente che sarà chiamata a deliberare la sostituzione del vertice e avvierà un primo esame sulla bozza di statuto (col via libera definitivo previsto, dopo la discussione nei Consigli comunali, entro settembre).

 

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