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La Campagna di Giuliano Paladini. Recensione della mostra

La recensione a cura di Bruno Confortini

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La campagna La campagna © Archivio Aldo Giovannini
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“La mia campagna” si intitola la mostra di Giuliano Paladini inaugurata domenica 7 agosto alla Casa di Giotto sul colle di Vespignano, che già aveva fatto il suo esordio ufficiale alla Vecchia Propositura di Scarperia nelle scorse settimane.

Per chi apprezza la pittura di Paladini, una mostra assolutamente da non perdere.

Si tratta della più vasta mostra di opere  mai allestita in quasi cinquant’anni di pittura dal pittore vicchiese, tanto ormai data la sua lunghissima storia pittorica. Una settantina fra quadri e riproduzioni fotografiche (opera dell’ottimo Francesco Noferini). 

Il tema è quello caro Paladini: la campagna mugellana, ritratta non solo nei suoi paesaggi e colori, ma nelle scene di lavoro, nella vita del podere, in un racconto puntuale della vita contadina che caratterizzò, almeno fino agli anni ‘60 del secolo scorso, la vita mugellana.

In mostra anche decine di riproduzioni fotografiche di quadri di Paladini che hanno fatto da copertina negli anni a “Vita in campagna”, rivista veronese dedicata agli agricoltori, nata negli anni ‘80 e diffusa su tutto il territorio nazionale.

La collaborazione di Paladini con “Vita in campagna”iniziata nel 2001 non è più cessata a dimostrazione che i responsabili della rivista hanno individuato in lui un pittore altamente rappresentativo della campagna italiana, il che di fatto lo consacra ben al di là dei confini mugellani e toscani.

Non è indifferente che questa mostra abbia la Casa di Giotto sul Colle di Vespignano la sua collocazione, un luogo a Paladini particolarmente caro. 

La cura dei particolari che troviamo nei suoi quadri - la giusta piega nei pantaloni di fustagno dei suoi anziani contadini mentre lavorano nella cantina o nella stalla, le rughe sul loro viso, le sopracciglia bianche - è la stessa cura che ritroviamo intorno alla Casa di Giotto, in ogni suo angolo. Un vero e proprio giardino che Paladini, rubando tempo alla sua pittura, ha contribuito in questi anni in maniera decisiva a creare e a mantenere, giorno dopo giorno.

Tanto che potremmo annoverare questo giardino accogliente e pieno di colori, tra le sue opere migliori.

(la mostra è visitabile fino al 25 agosto dal lunedì alla domenica in orario 10/12.30 e 16/20)

 

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