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La proprietà rassicura Marradi: "Ortofrutticola non chiude". Ma i sindacati vogliono garanzie

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Presidio a Marradi Presidio a Marradi © Federazione Misericordie
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Questo pomeriggio si è svolta la riunione per l’Ortofrutticola di Marradi, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del consigliere per le crisi aziendali Valerio Fabiani, delle assessore Stefania Saccardi e Alessandra Nardini, del sindaco Triberti e del delegato della Città Metropolitana Bettarini, di Cisl e Cgil, dell’azienda e delle RSU. Riunione nella quale l'azienda avrebbe annunciato di non voler chiudere lo stabilimento di Marradi, anche se la pruzione di Marron Glaces sarà trasferita a Bergamo e a Marradi rimarranno nuovi prodotti. Di seguito i commenti di Cisl e Cgil giunti in redazione.
Cisl:
Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze-Prato, ha detto di accogliere con favore l’annuncio dell’azienda di non voler procedere alla chiusura dello stabilimento ma ha espresso forti preoccupazioni su cosa succederà nell’imminente futuro, visto che la produzione di marron glacés verrà comunque trasferita a Bergamo e produrrà una riduzione consistente degli attuali occupati e con una riduzione della stagionalità: “Se non viene mantenuto il livello occupazionale – spiega Franchi – siamo perplessi rispetto alla novità di un accordo commerciale con il vecchio proprietario e ai tre nuovi prodotti proposti dall’azienda, oltre al fatto che chiediamo il piano industriale e relativi investimenti di ammodernamento che sono stati presentati oggi”
 
Andrea Piccini, della Fai Cisl Firenze-Prato ha sottolineato con forza la necessità di continuare ad investire sul territorio di Marradi: “vogliamo un progetto dettagliato e vogliamo che la produzione di qualità dello stabilimento abbia una progettualità che tende al futuro e non all’imminente”.
“Procediamo con cautela e con un’analisi dettagliata del progetto – conclude Franchi -. Continueremo a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ortofrutticola e delle istituzioni e viglieremo perché niente sia portato altrove, né macchinari, né personale, né dipendenti; Ortofrutticola non è solo una fabbrica è Marradi.”
 
Cgil:

15 giorni di presidio davanti ai cancelli, e tutte le mobilitazioni istituzionali, politiche e della cittadinanza marradese hanno costretto Italcanditi a rivedere la sua posizione rispetto alla chiusura dello stabilimento dell’Ortofrutticola del Mugello a Marradi. Riteniamo comunque che le informazioni oggi date dall'azienda al tavolo siano insufficienti per valutare il piano proposto rispetto al mantenimento del presidio alla “fabbrica dei marroni” Marradi.
Quindi valuteremo domani con l'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori il mantenimento del presidio permanente, che noi riteniamo necessario fino a che non avremo le rassicurazioni e il piano industriale dettagliato rispetto al futuro del sito Marradese. Il piano industriale dovrà essere partciolarmente convincente, essendo trascorsi nemmeno 18 mesi dall'acquisizione di Ortofrutticola.

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Commenti 1
  • Michele Battistini

    Non chiude certo gli ci vuole una base dove raccogliere i marroni per farli partire per lo stabilimento al nord impiego di operai al massimo tre ma a esagerare . Occhio

    rispondi a Michele Battistini
    ven 14 gennaio 2022 07:52