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Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha dato ragione alla UILTuCS Toscana in un caso che coinvolge una lavoratrice della farmacia comunale di Vaglia, gestita dalla cooperativa sociale Didasko. La vicenda riguarda una trattenuta di oltre 16 mila euro effettuata sul trattamento di fine rapporto e su parte della retribuzione della dipendente, cifra che la cooperativa sosteneva di detrarre per presunti ammanchi di magazzino. Il giudice ha tuttavia ritenuto infondate le accuse, stabilendo che Didasko non fosse in grado di dimostrare alcuna responsabilità da parte della farmacista rispetto alle differenze inventariali riscontrate.
La decisione del magistrato ha disposto l’immediata restituzione delle somme trattenute e la condanna della cooperativa al pagamento delle spese legali. La lavoratrice è stata assistita durante l’intero procedimento dalla legale territoriale della UILTuCS Toscana, Antonella Porfido, che ha ribadito come il sindacato avesse fin dall’inizio evidenziato l’assenza di prove a carico della dipendente.
Per la UILTuCS Toscana, rappresentata da Giuseppe Franzone, coordinatore regionale per il settore farmacie, la sentenza costituisce non solo una vittoria giudiziaria, ma un segnale di tutela per l’intero comparto. Il sindacato sottolinea infatti l’importanza di garantire assistenza anche nei casi individuali, specialmente quando le contestazioni emergono da realtà strutturate.
Questa decisione rafforza il ruolo delle organizzazioni sindacali nella difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore farmaceutico, confermando l’impegno volto a tutelare dignità professionale e correttezza delle relazioni di lavoro nelle farmacie pubbliche e private della regione.


