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Sanità in Mugello e Val di Sieve. Zoppini: "cresce la preoccupazione per la chiusura del servizio di diabetologia"

La sospensione o riduzione del servizio di diabetologia rischia di compromettere il diritto alla salute di centinaia di...

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Matteo Zoppini Matteo Zoppini © Facebook
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La situazione sanitaria nel Mugello e nella Val di Sieve è diventata motivo di forte preoccupazione a seguito della progressiva riduzione del servizio di diabetologia presso l’Ospedale del Mugello di Borgo San Lorenzo. Il consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia, Matteo Zoppini, ha denunciato la criticità della situazione lo scorso 28 ottobre, evidenziando come tale decisione costringerà oltre 3.500 pazienti cronici a spostarsi verso Firenze per visite di controllo e certificazioni essenziali.

Secondo Zoppini, non si tratterebbe di un semplice disservizio, ma di un vero e proprio segnale di abbandono nei confronti dei cittadini più fragili e dei territori periferici. Le sue dichiarazioni hanno trovato eco nelle numerose segnalazioni provenienti dai residenti dei Comuni della Valdisieve, che denunciano le crescenti difficoltà nel prenotare visite specialistiche presso il Distretto Sanitario di Via Bettini a San Francesco Pelago e presso l’Ospedale del Mugello, a causa della carenza di personale e delle lunghe liste d’attesa.

La sospensione o riduzione del servizio di diabetologia rischia di compromettere il diritto alla salute di centinaia di pazienti, molti dei quali anziani e affetti da patologie croniche che richiedono controlli periodici. Con la chiusura del reparto a Borgo San Lorenzo, molti di loro saranno dirottati su altre strutture dell’Azienda Usl Toscana Centro, in particolare presso l’Ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, dove i tempi di attesa per un controllo possono superare diversi mesi.

Le critiche si concentrano anche sulla mancata assunzione di medici specializzandi in endocrinologia e malattie del ricambio, misura già adottata in altri reparti grazie al cosiddetto “Decreto Calabria”. Tale scelta, secondo i rappresentanti locali, avrebbe potuto evitare il collasso del servizio e garantire la continuità assistenziale.

Antonio Polverini, capogruppo di Insieme per Rufina, Roberto Lauri, capogruppo di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni Pontassieve, e Chiara Mazzei, dirigente provinciale di zona di FdI, hanno invitato i Comuni di Pontassieve e Rufina a farsi portavoce della questione presso i vertici dell’Azienda Toscana Centro e la Regione Toscana. L’obiettivo è sollecitare un intervento immediato per il ripristino di un servizio considerato fondamentale per la salute pubblica e per la tutela dei cittadini delle aree più decentrate.

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