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PRC Borgo San Lorenzo. "Difendere l’acqua pubblica come bene comune a Borgo San Lorenzo!"

Il direttivo di PRC Borgo San Lorenzo esprime soddisfazione per l’operato della giunta e del Sindaco Romagnoli...

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Il dibattito sul valore e la gestione dell’acqua pubblica a Borgo San Lorenzo riflette la convinzione che alcuni beni essenziali, come l’acqua, non possano essere oggetto di profitto privato. Il direttivo di PRC Borgo San Lorenzo richiama l’immagine evocata da una canzone dei Mercanti di Liquore con la voce di Marco Paolini, che immagina qualcuno intenzionato a comprare il mare Adriatico, per sottolineare l’assurdità di trattare come merce ciò che appartiene a tutti. La riflessione estende il concetto a fiumi, montagne e risorse naturali, ribadendo l’idea che i beni comuni debbano rimanere sotto controllo pubblico per garantire equità e accesso universale.

L’acqua, bene indispensabile alla vita quotidiana, ha visto storicamente battaglie affinché fosse garantita la sua non profittabilità. Il referendum nazionale del 2011 ha sancito la volontà dei cittadini di impedire la privatizzazione e di assicurare che la gestione del servizio idrico rimanesse di interesse pubblico. Tuttavia, per anni tale esito è stato parzialmente disatteso, con tentativi di sfruttamento da parte di investitori e soggetti privati.

Il direttivo di PRC Borgo San Lorenzo esprime soddisfazione per l’operato della giunta e del Sindaco Romagnoli nell’ambito della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 (ATO 3). Grazie al contributo del partito attraverso la lista Borgo in Comune nella coalizione Borgo Partecipa, è stato possibile riportare ai Comuni il controllo di Publiacqua, garantendo l’assenza di soci privati e assicurando che le decisioni rimangano orientate all’interesse pubblico.

Resta comunque un percorso da completare: occorre continuare a lavorare su tariffe e investimenti, definendo strategie sostenibili per garantire la qualità del servizio e la tutela di un bene comune fondamentale. L’esperienza di Borgo San Lorenzo rappresenta un esempio concreto di gestione pubblica dell’acqua, in linea con le volontà espresse dai cittadini e con la necessità di difendere i beni comuni dalle logiche di profitto.

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