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Grassina, picchia la compagna: Carabinieri arrestano un 44enne

I successivi accertamenti consentivano di ricostruire quanto avvenuto, ovvero una lite che aveva coinvolto i due conviventi...

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Carabinieri Carabinieri © Carabinieri
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Lo scorso 8 aprile i Carabinieri della Compagnia Firenze Oltrarno hanno tratto in arresto un italiano, classe 80, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. In particolare la pattuglia della Stazione di Grassina, su richiesta della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Firenze, nel pomeriggio era intervenuta in località Grassina per lite tra conviventi.
Giunti sul posto i militari prendevano contatti con la donna, constatando che la stessa si presentava con visibili arrossamenti sul collo ed all’altezza dello zigomo, comprendendo subito che poteva essere stata vittima di un’aggressione.

I successivi accertamenti consentivano di ricostruire quanto avvenuto, ovvero una lite che aveva coinvolto i due conviventi, durante la quale l’uomo aveva aggredito la vittima con un pugno al volto per poi tentare di strangolarla, desistendo successivamente dal proprio intento. In tale frangente la donna, riuscita ad allontanarsi e scappare, contattava il numero di emergenza richiedendo aiuto. Dalla ricostruzione dei passati mesi è poi emerso che condotte di tale natura si erano ripetute in diverse occasioni nell’arco degli ultimi due mesi, motivo per cui la vittima, che presentava anche una rottura del quinto metacarpo di una mano, conseguenza di una lite del mese scorso, aveva ormai timore per la sua incolumità. All’esito di tutti gli accertamenti di rito l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, tradotto presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, dove attenderà l’udienza di convalida e il successivo processo.

La vittima è stata soccorsa da sanitari del 118, in attuazione del c.d. codice rosa, per svolgere delle visite di
controllo presso l’Ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli. L’attività compituta testimonia i continui sforzi fatti da parte dell’Arma dei Carabineiri e della Procura della Repubblica di Firenze per arginare il fenomeno dei delitti contro le fasce deboli, sempre più d’allarme sociale. Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l'effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare sarà vagliata nel corso del successivo processo.

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