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Grande successo per il concerto di Vinicio Conti

Con lui sul palco Barbara Zamillo, Antonino Siringo,Cesare Marrani e tutti i ragazzi di I.N.D.A.C.O

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Vinicio Conti Vinicio Conti © MM
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Teatro esaurito per il concerto di Vinicio Conti che dopo lo straordinario successo dell’anno scorso al Cinema Teatro Londa, è tornato in scena al Giotto di Vicchio ieri sera. Suona il piano, la chitarra, la tromba e lo fa perfettamente, mentre uno dietro l’altro presenta i brani scritti in proprio regalando al pubblico una lunga serie di bellissime canzoni.

Non è propriamente un “One man show” perché dopo qualche brano entra in scena Antonino Siringo docente di pianoforte e coordinatore del dipartimento di musica jazz e tecniche d’improvvisazione della Scuola di Musica di Fiesole che accompagna Barbara  Zamillo in “Giovane Amore” poi torna al piano lui e canta “Per poi sentirti dire” ed un brivido percorre la sala quando dalla platea sale il coro dei ragazzi di I.N.D.A.C.O. teatro con l’altro che avevano occupato tutta la fila centrale di corridoio.

Ed è un momento magico quando dedica a Tiziana Lorini e Leonardo Macchi “Ti ricordo ancora” accompagnato ancora dai componenti di un gruppo che ha fatto della parola Inclusione un meraviglioso stile di vita  con i quali Vinicio collabora da anni e con i quali ci ha regalato quel grande girotondo che, sulle note e le parole di “credo negli esseri umani” (in quell’occasione interpretata da Barbara Zamillo e metà del popolo di Vicchio) creò il segno dell’infinito tra le due piazze del paese.

Poi ancora, “Fotografia” “E buonanotte a te” “Una donna che sogna” che incantano il pubblico che non si risparmia certo negli applausi. Parla di sé, della sua vita, del pianobar e di una cena durante la quale Cesare Marrani lesse una sua novella, e l’ex preside di Scarperia si materializza sul palco e legge la tenerissima storia della farfalla e del grande albero che si era innamorato di lei. Al termine delle parole, Conti ne esegue con la tromba la sua versione in musica (unica concessione ad un accompagnamento elettronico di sottofondo) regalando un ulteriore brivido a tutti.

Tra gli applausi chiude con “L’insetto stecco”, forse non propriamente un pezzo da finale di concerto ma una dolce canzoncina dedicata ad una delle figlie, ma si sa, al cuor non si comanda, e di cuore Vinicio Conti, sul palco del Giotto, ce ne ha messo veramente tanto.

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