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Botti di fine anno - Arrivano le prime ordinanze di divieto

Il capodanno è un momento di festa e celebrazione, ma per molti diventa anche una fonte di ansia e paura a causa di una tradizione tanto amata quanto pericolosa

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Botti e petardi Botti e petardi © NN
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Il capodanno è un momento di festa e celebrazione, ma per molti diventa anche una fonte di ansia e paura a causa di una tradizione tanto amata quanto pericolosa: i botti di fine anno. Questa pratica, sebbene radicata in molte culture, presenta diversi aspetti negativi che la rendono una "brutta abitudine". In primo luogo, i botti di fine anno rappresentano un serio rischio per la sicurezza. Ogni anno, numerose persone subiscono infortuni, a volte anche gravi, a causa dell'uso improprio di fuochi d'artificio e petardi. La mancanza di precauzioni e l'uso irresponsabile portano a incidenti che possono essere facilmente evitati.

Un altro aspetto critico è l'effetto sui nostri amici animali. Gli animali domestici, in particolare, soffrono enormemente a causa del rumore e della paura provocati dai botti. Questo può causare loro stress elevato, ansia e, in alcuni casi, fughe improvvisi che possono metterli in pericolo.

Inoltre, i botti hanno un impatto negativo sull'ambiente. La loro esplosione rilascia sostanze chimiche e particelle inquinanti nell'aria, contribuendo all'inquinamento atmosferico. Inoltre, i residui lasciati dai fuochi d'artificio spesso finiscono per inquinare il terreno e le acque.

Infine, è importante considerare anche l'impatto sui bambini e sulle persone anziane o con particolari condizioni mediche, per cui i botti possono rappresentare un serio disagio o addirittura un pericolo per la salute.

In conclusione, sebbene i botti di fine anno siano una tradizione popolare, è importante riflettere sui rischi e sui disagi che causano. Potremmo invece cercare alternative più sicure e rispettose dell'ambiente e del benessere di tutti per celebrare l'arrivo del nuovo anno.

Per cercare di limitare tutto questo, i Sindaci possono emanare delle ordinanze di divieto come ha fatto quello di Vicchio Filippo Carlà Campa in data 29 dicembre. Non ne eliminerà certo l'uso, ma certamente chi gli usa, se ne assumerà la responsabilità.

 

Il testo dell'ordinanza del Sindaco di Vicchio

/Upload/File/29-12-2023/8c7257_ORDINANZA_DEL_SINDACO_N_46_DEL_29_12_2023_1_.PDF

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