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Quasi un anno da Nicola perso nei boschi. E Selvaggia Lucarelli racconta la storia del fratello

Racconta che suo fratello appena nato è morto per una distrazione di adulti ma afferma: Non bisogna giudicare i genitori, il confine è labile

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Il piccolo Nicola in braccio alla madre dopo il ritrovamento Il piccolo Nicola in braccio alla madre dopo il ritrovamento © N.c.
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Tutti, certo, ricorderanno la vicenda del piccolo Nicola che lo scorso anno (qui) ha tenuto il Mugello e l'Italia con il fiato sospeso per aver trascorso una notte all'aperto, dopo essersi perso nei boschi dell'Alto Mugello; fino a che non è stato ritrovato quasi per caso da una troupe di giornalisti de La vita in diretta.

Ed è stato proprio parlando di questo episodio, che la celebre giornalista Selvaggia Lucarelli ha raccontato un triste e drammatico episodio della sua vita. Ha raccontato, cioè, di quando suo fratello, appena nato, è morto in ospedale per un rigurgito e non è stato salvato a causa della distrazione di adulti, personale che avrebbe dovuto invece prendersi cura di lui.

La Lucarelli però, nel difendere i genitori del piccolo Nicola, (che da molti erano stati attaccati per aver permesso che il bimbo si allontanasse) ha sottolineato anche che il confine tra l'essere bravi genitori e la tragedia è in realtà molto labile. E che spesso, stare dall'una o dall'altra parte di questo confine, è solo questione di casualità e di buona o cattiva sorte

qui potete leggere l'articolo che parla della storia di Selvaggia Lucarelli

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