OK!Mugello

De Andrè visto da Elisa Marianini. Inaugurata la mostra

Abbonati subito
  • 687
De Andrè visto da Elisa Marianini. Inaugurata la mostra De Andrè visto da Elisa Marianini. Inaugurata la mostra © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Come pubblicato in un precedente articolo presentativo, si è inaugurata domenica scorsa 16 settembre 2018 in località La Torre fra Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve, nello Studio/Atelier dell’artista e docente di arte dott.ssa Elisa Marianini, la mostra dedicata a Fabrizio De Andrè. Erano presenti molte persone, nonostante la concomitanza di molti eventi sportivi, ricreativi, culturali, artistici, teatrali e religiosi, tutti si dice il caso nello stesso giorno e alla stessa ora, ricordiamo la presenza appunto di molti artisti locali fra i quali Beatrice Marcora, Luca Canavicchio, Luca Mommarelli, Claudia De Fausti, Enrico Pazzagli, Patrizia Gabellini, Zionella Belgrave, solo per citarne alcuni, diversi allievi dei corsi di pittura e disegno sotto la guida di Marianini, estimatori di Fabrizio De André, musicisti, poeti ed amici. L’assessore alla cultura Cristina Becchi ha sottolineato anche il ruolo centrale di questa mia mostra nei tre giorni di festival promosso da Serena Dandini che  prevede per sabato prossimo 22 settembre 2018 alle 17,00 come di consueto una visita guidata ad ingresso libero arricchita però da letture di poesie e molto altro sul tema della donna. Erano presenti anche il vicesindaco di San Piero a Sieve Francesco Bacci e Cristiano Franceschini, direttore del museo MUSMA  di Firenze, oltre altre personalità giunte anche da Firenze e dalla provincia. Scritto questo ecco il secondo appuntamento, sabato 22 settembre 2018, sempre nell’Atelier/Studio a La Torre con “Volammo davvero in direzione ostinata e contraria”: Alfonsina Storni incontra Fabrizio De André nelle opere di Elisa Marianini. Il mare, la poesia, la donna, l’ansia di giustizia, la solitudine, la forza e la fragilità umana, tematiche attualissime che accomunano due artisti, una poetessa argentina e un cantautore genovese. Alfonsina Storni incontra De Andrè nelle opere  ad encausto e colori iridescenti della pittrice e storica dell’arte Elisa Marianini. L’evento col patrocinio dell’Unione dei Comuni, del Comune di Borgo San Lorenzo e il contributo della delegata alle pari opportunità professoressa Emanuela Periccioli, con Proloco, Banca del Tempo Mugello, scuola Perry Wirton e Artemisia, prevede una visita guidata in atelier tra colori, poesie, letture e parole, per  riflettere in maniera approfondita sul ruolo della donna, tema affrontato dalla pittrice in una  mostra recentissima dal titolo “L’altra metà del cielo” (3 dicembre 2017 - 8 marzo 2018) e soggetto di molte canzoni di De André. Saranno declamate poesie di Alfonsina Storni di fronte alle opere pittoriche che la celebrano,  proposte letture e racconti di storie femminili anche in riferimento ai testi di Fabrizio De André, donne alle quali  egli dona dignità esaltandone i valori. Tra le opere  più significative considerate è “La voce della conchiglia” - già presente nella precedente mostra dedicata alla donna – pensata per ricordare Alfonsina Storni, una poetessa originaria del Canton Ticino  trasferitasi con la famiglia in Argentina all'età di quattro anni, morta suicida nel Mar del Plata. Durante i primi decenni del secolo scorso, Alfonsina è stata il simbolo della donna moderna unendo al desiderio di tenerezza la rivendicazione di valori di libertà, rifiutando in primo luogo il vincolo di subalternità nei confronti dell’uomo. Nella sua poesia il sogno si contrappone alla realtà di tutti i giorni, al suo grigiore e al suo vuoto.  In molte poesie Alfonsina Storni aveva parlato della morte nel mare - Frente al mar (1919), Un cementerio que mira al mar (1920), Alta mar (1934) - visto come casa-tomba, come un fluido luogo di quiete infinta, da contrapporre alla pesantezza della terra: luogo di lotta quotidiana, di sofferenza, di incomunicabilità e di pena. Nella poesia Yo En El Fondo Del Mar Alfonsina afferma che “In fondo al mare c’è una casa di cristallo”, vedendo in essa quella trasparenza e sincerità che sulla terra non aveva trovato.Le opere “La voce della conchiglia”  e “Fiore violato”, propongono il tema della fragilità umana, della solitudine e  della sofferenza di donne, vissute  purtroppo, nell’indifferenza di molti. Opere queste che segnano un passaggio di testimone tra la mostra precedente “L’altra metà del cielo” e quella attuale, dove molte donne sono ancora protagoniste, adombrate da una società maschilista ma innalzate a figure eroiche dal cantautore, da Marinella a Bocca di Rosa: una continuità di pensieri per intraprendere un percorso di vita insieme, cogliendo  le differenze tra i sessi come complementarietà da integrarsi a vicenda in una innovativa complessità e non come antitesi. Con questi presupposti appuntamento quindi a La Torre, sabato prossimo 22 settembre 2018 alle ore 17. Allegato tre immagini e la locandina

 

Lascia un commento
stai rispondendo a