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Pd Vaglia: Disagi per l'utenza del presidio sanitario di Pratolino. E' l'ora di intervenire

Affermano: "Crediamo che ci siano ormai le condizioni perché si possa arrivare al più presto al potenziamento del servizio e alla ristrutturazione del presidio".

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IL presidio di Pratolino IL presidio di Pratolino © Pd Vaglia
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La nota in redazione del Partito Democratico di Vaglia:

Durante i mesi più duri della pandemia abbiamo tutti riscoperto l’importanza della sanità pubblica, e in particolare delle sue articolazioni sul territorio, che restano un punto debole del nostro sistema sanitario. Nonostante la promessa di migliorare, sul nostro territorio i servizi sanitari sono invece peggiorati. Il presidio ASL di Pratolino, già in condizioni fatiscenti, ha ridotto a un solo giorno settimanale la possibilità di effettuare prelievi ematici, con attese anche superiori ai 30 giorni.

Un problema davvero significativo soprattutto per chi non ha facilità a raggiungere Careggi, Camerata o il Mugello con mezzi propri. Come Gruppo Consiliare ScelgoVaglia (PD - Vaglia Futura) abbiamo dunque presentato un’interrogazione per chiedere al Sindaco e all’Assessore competente quali azioni siano state intraprese o si intenda intraprendere con la ASL per incrementare il numero dei giorni settimanali in cui effettuare i prelievi ematici in modo da garantire ai cittadini tempi più veloci per l’accesso al servizio.

Ricordiamo che nell’Aprile del 2012 fu firmato un protocollo di intesa tra Regione, Comune di Vaglia, Società della Salute e ASL Firenze per la riqualificazione dell’ex Sanatorio Guido Banti, dove tra l’altro l’ASL si impegnava, dopo la vendita dell’ex ospedale, a “migliorare e ottimizzare i servizi ambulatoriali ad oggi presenti nel presidio sanitario di Pratolino” e a “iniziare la ristrutturazione del Presidio Sanitario di Pratolino, come da pratica edilizia DIA 2010/06 già depositata agli atti del Comune”. A fronte delle oggettive difficoltà finora riscontrate per la cessione del bene, e visto l’impegno del Comune nel facilitarne la cessione introducendo ulteriori destinazioni d’uso ammissibili con il nuovo PO, crediamo però che ci siano comunque ormai le condizioni perché si possa arrivare al più presto al potenziamento del servizio e alla ristrutturazione del presidio, della cui necessità è evidentemente convinta anche la ASL. 

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