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Sicurezza territoriale: La proposta de "L'Asino che Vaglia" per un piano cittadino anti-emergenza

L'appello per un ruolo attivo dei residenti come supporto capillare a Protezione Civile e VAB nel territorio di Vaglia

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Vaglia Vaglia © Nc
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Il dibattito sulla sicurezza e la preparazione in caso di emergenza torna d'attualità. Questa volta, l'impulso arriva dalle pagine del sito "L'Asino che Vaglia", che ha lanciato una proposta ambiziosa: la creazione di un Piano Cittadino per la Tutela del Territorio in caso di Emergenza. L'iniziativa, rivolta alla comunità, mira a rendere il cittadino un protagonista attivo e la prima linea di difesa contro eventi critici.

Secondo quanto espresso dal giornale, è giunto il momento per la collettività di "mettersi in gioco" per non farsi trovare impreparata. La tesi centrale è che, in una situazione di emergenza, i residenti sono i primi in grado di agire con immediatezza e in modo capillare, sfruttando la diversità di competenze e bisogni presenti nella comunità. Questo ruolo della cittadinanza non andrebbe a sostituire l'operato degli enti competenti, come la Protezione Civile e il VAB, ma avrebbe la funzione cruciale di supportare e integrarsi alle loro attività, garantendo una risposta più rapida e capillare a livello locale.

Per integrare con successo la cittadinanza nella tutela del territorio, il giornale suggerisce alcune linee guida fondamentali. È necessario innanzitutto conoscere e riconoscere le competenze e i bisogni all'interno della comunità, coinvolgendo attivamente tutti gli individui. Particolare attenzione deve essere rivolta ai gruppi con bisogni particolari – non solo legati a impedimenti fisici, ma anche dettati dallo status socio-economico – e alla necessità di coltivare e diffondere cultura e competenza tecnica per migliorare il livello di risposta complessivo. L'obiettivo ultimo è la creazione di un piano di emergenza inclusivo, dove il contributo possa essere dato da chiunque, anche da persone impossibilitate a partecipare ad attività fisicamente impegnative.

Per trasformare l'idea in azione concreta, "L'Asino che Vaglia" esorta i residenti a organizzarsi a livello di vicinato, condominio e via, attraverso la condivisione dell'iniziativa. Si parte dalla raccolta di informazioni utili, dalla messa in comune delle competenze e dalla conoscenza approfondita del proprio territorio e dei rischi a cui è esposto.

La testata cita come esempio virtuoso il Comune di Castelraimondo che, simile per caratteristiche demografiche e rischi, ha partecipato al progetto "Empower Citizens" nel 2025, inserendo la partecipazione civica nel piano di protezione civile e ottenendo anche un bando europeo da 85.000 euro per finanziare la formazione della cittadinanza.

Infine, pur riconoscendo che il supporto del Comune di Vaglia non sia strettamente necessario all'avvio dell'iniziativa, esso sarebbe auspicabile per ottenere maggiori risorse economiche, materiali e informazioni. Tuttavia, "L'Asino che Vaglia" chiude con un forte richiamo: affinché la partecipazione delle istituzioni sia fruttuosa, è indispensabile che vi sia fiducia e trasparenza reciproca. Per questo motivo, il giornale invita la cittadinanza a pretendere passi concreti dall'Amministrazione comunale per guadagnare la fiducia e garantire la massima trasparenza.
 

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