Rifugio Borbotto © Chiocciolini
Un'emozione che profuma di legno, di sogni e di natura viva. Nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, sul crinale verde che respira tra Toscana e Romagna, è stato inaugurato il nuovo Rifugio escursionistico del Borbotto, nel comune di San Godenzo. Una struttura attesa, pensata e voluta come punto di accoglienza, ristoro e bellezza per tutti coloro che percorrono i sentieri della Montagna Fiorentina.
Un progetto che si fa simbolo di rigenerazione territoriale, come ha sottolineato il sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani:
"Finalmente, in una delle aree più turistiche e rappresentative del nostro territorio, nasce una magnifica struttura nella quale i frequentatori verranno accolti dalla professionalità e gentilezza dei gestori. Questo investimento, come altri in corso, offre gli strumenti necessari per portare avanti la rigenerazione culturale in atto nella nostra Montagna Fiorentina."
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Parole che si intrecciano con la gratitudine e il sentimento profondo di chi questo rifugio lo ha immaginato e costruito giorno dopo giorno: Michele Chiocciolini. Il suo pensiero è una vera e propria dichiarazione d’amore alla vita, alla famiglia e alla montagna:
"In questi ultimi sei anni sono successe tante cose. Gioie, dolori, successi e ritirate. Ma quello che fa parte ormai di me è la gratitudine. La gioia irrefrenabile che mettiamo in ogni progetto parte da un’immagine che ho sempre avuto davanti agli occhi: quei galletti di legno sulla mensola del camino del Villino Viola. Per mio padre rappresentavano una famiglia, e quella famiglia, nei momenti del bisogno, rimane unita e salda come quei galletti, come i mille faggi che circondano oggi il Rifugio del Borbotto."
E infine un pensiero speciale, rivolto al fratello Guido, compagno in questa avventura:
"Grazie per aver accolto e raccolto le nostre idee, per la tua fiducia, per la tua integrità rara. Ti auguro il meglio fratello mio. Lo auguro a te e a tutti gli altri galletti: quelli di casa e quelli che si sono aggiunti lungo il cammino. Vi aspettiamo al Borbotto o al Caffè Falterona per del buon cibo, tanto verde e le torte di Stefania."
Un'inaugurazione che è più di un taglio del nastro.
È l’inizio di una nuova storia collettiva, fatta di sentieri, accoglienza, amore e radici. Il Rifugio del Borbotto non è solo un luogo dove fermarsi, ma un luogo dove tornare.


