Acqua © NN
Il recente intervento del Sindaco Claudio Scarpelli sui costi dell'acqua nel Mugello fatti da Publiacqua dimostra come il Mugello sia considerato il parco buoi da sfruttare senza paura dagli organismi amministrativi della Toscana.
I sindaci dei comuni coinvolti dovrebbero reagire alla rapina della Publiacqua, chiedendo, come si è visto, un raffronto con le gestioni della Romagna, dove i prezzi sono inferiori del 50%.
Il Mugello non può e non deve sottostare alle decisioni di Sara Funaro che, pur essendo presidente dell'Area Metropolitana, non è in grado di agire nell'interesse dei mugellani. Nella gestione dei consorzi o enti addetti al servizio dei cittadini, come quello dell'acqua o della raccolta della nettezza urbana, siamo di fronte a organizzazioni di partito che traggono convenienza da gestioni che non agiscono nel legittimo interesse dei cittadini.
Sì, in Toscana, sotto il beneplacito dei partiti di sinistra che sono stati al comando da 80 anni, si è creato un sistema di connivenza fra politica e organizzazioni amministrative del territorio, che hanno vissuto sulle spalle degli abitanti dei territori da loro amministrati. Non solo per quanto riguarda le tariffe dell'acqua, che risultano esagerate rispetto, in special modo, a quelle della Romagna, ma comunque a tutte le organizzazioni ad uso di manutenzioni del territorio, vedi i consorzi di bonifica, quelli per la raccolta della nettezza urbana, come pure tutte le organizzazioni nate per compendiare l'assistenza sanitaria.
È un problema duro da affrontare, perché sarebbe semplice se, quando andiamo a votare, potessimo fare quelle scelte che metterebbero fuori causa le parti politiche che hanno determinato questa situazione di inefficienza e ladrocinio. Ma, purtroppo, i partiti che sono al potere, con questa ragnatela di organizzazioni che hanno creato in funzione di duplicare il funzionamento delle aziende pubbliche o semi-pubbliche, si sono assicurati, per appartenenza, una base di votanti a loro fedeli, che in ogni modo e in ogni maniera continua a dare loro il voto.
E quindi, da parte degli esponenti politici sani, che non sono compromessi con il sistema di connivenza creato nel nostro territorio, non ci resta, come fa Claudio Scarpelli, ex sindaco di Firenzuola, che portare a conoscenza della popolazione tali situazioni di inefficienza e ladrocinio.
Sì, i comuni del Mugello sono male amministrati, incapaci di svolgere una politica assennata nell'interesse dei propri amministrati e non idonei a chiedere di effettuare quelle scelte di ristrutturazione del territorio in funzione di creare una nuova vita più semplice e migliore di quella attuale, determinata dalle scelte degli attuali amministratori.


