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Caldaie e manutenzione: quando farla e a chi rivolgersi

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Caldaia Caldaia © nc
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Il corretto funzionamento di un impianto di riscaldamento non può prescindere da una periodica e adeguata manutenzione. Affinché le caldaie si mantengano integre nel tempo, indipendentemente dalla tipologia, è fondamentale sottoporle a regolari interventi di manutenzione. Per manutenzione ordinaria della caldaia si intendono tutte quelle operazioni ordinarie volte a garantire l’integrità delle componenti dell’apparecchio, evitando guasti o danni che ne compromettano la sicurezza e il funzionamento. Alla base di una buona manutenzione vi è anche la revisione dell’impianto, un intervento obbligatorio che evita di incorrere in multe anche molto salate.

Manutenzione caldaia: distinzione tra manutenzione e controllo fumi
La manutenzione ordinaria della caldaia e il controllo fumi sono due operazioni distinte, ma entrambe oggetto di revisione. Andiamo a vedere le differenze. 

La manutenzione ordinaria della caldaia

Rientrano nella manutenzione ordinaria della caldaia tutte quelle operazioni di controllo delle parti più sollecitate e quindi maggiormente soggette a usura. Se necessario, al controllo di queste parti seguirà un’operazione di pulizia approfondita dell’impianto. 

Il controllo fumi

Il controllo fumi della caldaia è un intervento che si esegue per valutare l’efficienza energetica dell’apparecchio. Nello specifico si vanno a misurare i valori di tiraggio e la temperatura dei fumi di combustione per verificare la regolazione del bruciatore. Durante l’esecuzione del controllo fumi si delineano anche i parametri relativi all’inquinamento, alla sicurezza e al risparmio energetico. 

Tempistiche per la revisione dell’impianto

I tempi di revisione delle caldaie variano in base al tipo di impianto. Le tempistiche da rispettare per sottoporre la caldaia a revisione sono indicate all’interno dell’apposito libretto fornito dall’installatore al momento dell’acquisto dell’apparecchio. Il libretto contiene inoltre tutti gli interventi svolti sulla caldaia. In generale, le tempistiche seguono il seguente schema:

  • ogni due anni se la caldaia è stata installata da più di 8 anni;
  • ogni quattro anni se la caldaia ha un’età minore di 8 anni.

In ogni caso è sempre bene controllare le indicazioni presenti nel libretto della propria caldaia. 

Chi può eseguire la revisione

La revisione è un servizio che può essere effettuato esclusivamente da tecnici abilitati che lavorano presso le aziende installatrici di caldaie. I rivenditori e gli installatori di caldaie dei marchi più noti, come Vaillant ad esempio, forniscono il servizio di revisione della caldaia, contattando il cliente per ricordargli l’appuntamento incombente. Oltre alla revisione, i tecnici che lavorano presso queste ditte specializzate erogano servizi di manutenzione ordinaria e servizi aggiuntivi che salvaguardano l’integrità e il funzionamento dell’impianto nel tempo: è il caso della pulizia della caldaia, o lavaggio chimico, che ripristina una distribuzione omogenea del calore massimizzando la longevità dell’apparecchio e garantendo un notevole risparmio energetico. 

Contratto di locazione in essere: a chi spetta la manutenzione?

Nel caso in cui ci siano un contratto di locazione, l’onere della manutenzione della caldaia spetta al proprietario di casa o all’inquilino? L’articolo 1576 del Codice Civile stabilisce che le riparazioni ordinarie, ossia quegli interventi necessari da alterazioni dovute all’utilizzo, siano a carico dell’inquilino o locatario, mentre il locatore avrà l’obbligo di provvedere a tutti gli interventi straordinari come l’eventuale sostituzione della caldaia.  

La compilazione del rapporto post revisione della caldaia

Una volta eseguita la revisione sull’impianto, il tecnico dovrà compilare e rilasciare al cliente un rapporto che contenga una dichiarazione dell’avvenuta revisione dell’impianto, includendo eventuali raccomandazioni o prescrizioni. Il rapporto verrà quindi allegato al libretto della caldaia. Il proprietario dell’impianto dovrà inoltre essere in possesso della Dichiarazione di Conformità della caldaia che ne attesti la conformità a tutti i requisiti di legge previsti. Questo documento viene rilasciato dall’installatore, mentre altre copie dello stesso vengono trasmesse allo Sportello Unico per l’Edilizia e ai distributori in loco per le utenze di luce e gas.

In caso di mancata revisione..

Non provvedere alla manutenzione della caldaia nei tempi stabiliti dalla legge si traduce in sanzioni anche molto salate che partono da 500 euro e possono arrivare fino a 3000.