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Co&SO batti un colpo - Silenzio sul convento delle Suore Domenicane di Borgo San Lorenzo

Una situazione molto intricata che sicuramente avrà sviluppi futuri anche politici perché la cosa, anche a livello politico...

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Il campanile della Pieve e la ’borghigianità’. Il campanile della Pieve e la ’borghigianità’. © NN
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In attesa di una decisione a favore o negativa, del il Vescovo uscente di Firenze Cardinale Betori, riguardo l’atto che di fatto consegna un bene della comunità barghigiana al Consorzio Co&SO che ne farà un bell’albergo contraddicendo l’iniziale progetto che prevedeva tutta una serie di attività educative, culturale e assistenziali, in favore della comunità barghigiana, sorprende, dopo il vivace dibattito a livello politico, il silenzio del possibile gestore del favoloso immobile e della Fondazione Cittadella di Santa Caterina.

Sorprende anche che, nell’approssimarsi alla campagna elettorale, il Comune di Borgo San Lorenzo approvi il POF che guarda caso, autorizza la realizzazione di una struttura ricettiva all’interno del Monastero di Santa Caterina e che, ancor più dubbia, vengano realizzate delle camere a ridosso proprio della Chieda l’antica Pieve di Borgo San Lorenzo, con il più totale disprezzo più assoluto per la peculiarità del luogo.

Una situazione molto intricata che sicuramente avrà sviluppi futuri anche politici perché la cosa, anche a livello politico, non è molto chiara, un “das aliquid et aliquid tibi do” che siamo sicuri non avvenga ma che però, al momento, senza le dovute informazioni, pare emergere e nel mezzo rimangono le povere Suore Domenicane forse ignare di tutto questo putiferio, e consigliate non proprio nella maniera più idonea e la Parrocchia di Borgo San Lorenzo, esautorata del proprio ruolo di rappresentante di una comunità religiosa molto presente e attiva nella comunità borghigiana la quale, poteva essere un interlocutore serio e affidabile e che poteva dare tutte le garanzie morali e tecniche per poter realizzare nel Convento di Santa Caterina, tutta una serie di progetti a pro della comunità e non nell’interesse di un soggetto privato, avulso dal contesto locale. Certo è che, scendendo in strada e parlando con tanti barghigiani che si sono interessati all’argomento, appaiono sempre più dubbi e sorgono sempre più domande.

L’Amministrazione uscente, dovrebbe dire con chiarezza il perché vero del cambiamento in corsa di una parte del POF e il possibile gestore dell’immobile dovrebbe anche sapere che forse i borghigiani sono abbastanza campanilisti e che non lo vogliono a fare il proprio business a danno della comunità, basta leggere i commenti e le posizioni dei candidati sindaci.

L’unica favorevole pare sia l’amministrazione in carica che non ha dato fino in fondo, elementi chiari per capire quello che effettivamente è successo e sta succedendo e se vuole consegnare un bene così prezioso, in mano a chi non ha voglia ne interesse di far parte del contesto locale. Perché proprio Co&SO? Perché è cambiato il progetto? Perché l’approvazione in corsa del POF?  Chi darà al CO&SO le risorse economiche per realizzare il progetto?
Tutte domande che ci sembrano ancora senza risposta chiara.

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