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Cerimonia del 25 Aprile a Dicomano: Un percorso di memoria e riflessione

Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo

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Sindaco e autorità militari Sindaco e autorità militari © OKMugello
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Il 25 aprile, giorno della Liberazione, è stato commemorato a Dicomano con una solenne cerimonia che ha visto la partecipazione del Sindaco, delle autorità militari e delle associazioni del territorio. L'evento ha avuto luogo partendo dal monumento situato di fronte al palazzo comunale, proseguendo poi in un corteo fino al monumento ai caduti della prima e seconda guerra mondiale, e concludendosi ai cippi che ricordano le vittime del nazifascismo.

La giornata è iniziata al monumento di fronte al Palazzo Comunale, dove il primo cittadino ha aperto la cerimonia con un discorso ispiratore, citando le parole dello scrittore José Saramago: "Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere." Queste parole hanno dato il tono per una giornata di riflessione e memoria.

Dopo il discorso iniziale, i partecipanti hanno formato un lungo corteo che ha attraversato le vie del paese, rendendo omaggio ai caduti con deposizione di corone di fiori e momenti di silenzio. Il percorso ha incluso tappe significative, come il monumento ai caduti delle due guerre mondiali e i cippi eretti in memoria delle vittime del nazifascismo, simboli di una storia dolorosa ma mai dimenticata.

Le associazioni locali, rappresentanti delle forze dell'ordine, ex combattenti e cittadini hanno partecipato attivamente alla cerimonia, dimostrando la forte coesione della comunità di Dicomano nel ricordo della lotta per la libertà. La presenza di giovani ha anche sottolineato l'importanza del trasferimento della memoria storica alle nuove generazioni.

Il Sindaco, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza della memoria storica come fondamento per un futuro di pace e responsabilità. Ha inoltre esortato tutti i cittadini a mantenere vivo il ricordo delle atrocità del passato come deterrente contro ogni forma di odio e intolleranza. La cerimonia si è conclusa con un invito a tutti i presenti a continuare a coltivare i valori della Resistenza nella vita quotidiana, per garantire che le lezioni del passato non vengano mai dimenticate.

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