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'Ecco l'Italia che mi piace. Trieste chiama l'Italia (e non solo) risponde'. Il commento di Saverio Zeni

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'Ecco l'Italia che mi piace. Trieste chiama l'Italia (e non solo) risponde'. Il commento di Saverio Zeni 'Ecco l'Italia che mi piace. Trieste chiama l'Italia (e non solo) risponde'. Il commento di Saverio Zeni
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Oggi, domenica 24 ottobre, è il nostro editore, Saverio Zeni, ad esprimere il suo pensiero nella rubrica Parliamone, di domenica:

Sabato 23 ottobre è stata una giornata dove è andata in scena l'Italia migliore, quella che non si rassegna alla limitazione della propria libertà, un Italia che vuole il ripristino della legalità e dissente nei modi e nei metodi dettati dalla nostra Costituzione. Costituzione non tenuta in considerazione da questo governo, che ha imposto con il ricatto una legge liberticida e discriminatoria.

Trieste è diventata il simbolo della ripresa delle nostre coscienze, inebetite dal terrorismo mediatico coadiuvato da una politica che ha abbandonato qualsiasi decenza oltre ad un sindacato che ha svenduto la propria missione. Trieste è lo snodo dove si è svelata la grande menzogna, dove possiamo gridare "Il Re è Nudo", poiché soltanto a chi non vuole vedere la realtà può considerare il "Green Pass" una iniziativa per la limitazione del Covid.

Green Pass e Covid sono agli antipodi, e sono felice di avere avuto ancora una volta la conferma che esistono Italiani che ragionano con il proprio cervello, spero che siano una maggioranza (spesso silenziosa), pacifica, ma che reagiscono quando siamo vicini al punto di rottura. Italiani, gli stessi, che si sono mobilitati per difendere la costituzione all'ultimo referendum nonostante i diktat dei partiti politici. Italiani che si rimboccano le maniche e si danno da fare nei momenti del bisogno, senza tanti stemmi, senza elogi e riconoscimenti.

Uno di questi Italiani è sicuramente Stefano Puzzer, diventato simbolo della protesta Triestina, che viene raccontato da un anonimo "Piepaolo Pier" su di una pagina Facebook che vi riportiamo qui di seguito:

VI SPIEGO PERCHE' VINCEREMO
Ovvero: HO BEVUTO UNA BIRRA CON STEFANO PUZZER

Oggi 23 ottobre, dopo l'incontro con il ministro del governo a Trieste, la calca dei giornalisti che riempiva Piazza Unità ha dovuto faticare non poco per inseguire Stefano che, con tutta la calma di un triestino qualsiasi al sabato mattina, è andato a sedersi su una panchina di fronte al Molo Audace. Ho sentito personalmente i borbottii di alcuni professionisti dell'informazione scocciati di un tale modo di gestire una conferenza stampa, mentre strattonavano e spingevano per essere in prima fila.

Alla fine, dopo essere apparso sulle TV di mezzo mondo, Stefano si è dileguato con alcuni dei suoi, a piedi, senza scorta, senza auto blu, senza flash e telecamere. Succede a Trieste, niente di strano. Così come non sorprende il fatto di ritrovarlo in un bar, a poche centinaia di metri da quella piazza che da pochi giorni sembra essere la capitale di'Italia.

Ebbene, Stefano Puzzer è quel tipo di persona che si siede a bere una birra tranquillamente con uno come me, a scambiare quattro parole, tra cui la notizia che stamattina gli è stata regalata una fornitura di salame proveniente dalle Marche. Per non parlare dei suoi fratelli portuali, con cui ho dovuto insistere non poco per poter offrire il giro di bicchieri appena ordinati. Questa è gente abituata ad essere se stessa: pura, onesta, semplice e vera. Fanno una cosa in cui credono e non smetteranno di crederci finché l'avranno ottenuta. Semplice. Senza se e senza ma.

Il green pass deve essere abolito per tutti i lavoratori, non deve esistere per poter esercitare la propria professione, la propria attività lavorativa. Punto. Semplice.

Per questo i portuali sono stati capaci di risvegliare una nazione intera. Per questo tutte le piazze italiane finalmente si sono unite alla protesta e stanno organizzandosi per portarla avanti fino all'ottenimento dello scopo. Per questo i dinosauri che stanno a Roma saranno costretti a rivedere tutti i loro piani.

Perchè noi siamo semplici. Loro no.

Loro sono contorti, ambiziosi, machiavellici, addestrati ad arrampicarsi sugli specchi, ad esprimersi in politichese, a dire tutto e il contrario di tutto. Ostinati a vivere fuori dalla realtà. Arroccati nei loro palazzi. 
Inarrivabili. Protetti, scortati, blindati.
Il mondo è cambiato e non se ne sono accorti.
L'Italia sta trasformandosi ad una velocità inarrestabile e loro stanno seduti in poltrona.
Noi siamo a bere una birra, loro stanno architettando chissà quali macchinose contromisure.
Non c'è scampo per loro. Vinceremo.

Vincerà la semplicità, la purezza, l'onestà. La pulizia di quella parte degli italiani che si è risvegliata e farà di tutto per portare con sè anche i dormienti, i diffidenti. Il risveglio è partito da Trieste, con quel pizzico di follia che solo questa città può offrire. Adesso ha iniziato a diffondersi in tutta Italia e non potrà più essere fermato.

Trieste sarà in ogni piazza e ogni piazza avrà il suo Stefano Puzzer.
Ecco perché vinceremo: perché noi ci ritroviamo per bere una birra. Loro no.

Saverio Zeni

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Commenti 2
  • valentina.anghilante

    Grazie Saverio per aver dato voce ai tanti che hanno deciso di resistere a questa deriva fascista! Ci siamo sentiti soli e isolati poi, quando abbiamo cominciato a contarci, abbiamo scoperto di essere in tanti, in tantissimi. Stefano Puzzer, con le sue parole, ha intercettato il bisogno di chiarezza, di pulizia e di semplicita' di cui avevamo perso memoria. E' arrivato al cuore degli esseri umani, in Italia e nel mondo, e non si torna indietro: E' per questo che vinceremo! Grazie

    rispondi a valentina.anghilante
    mer 27 ottobre 2021 08:51
  • Maurizio Angelini

    Una birra mi sembra poca cosa, per le scempiaggini che scrivi.

    rispondi a Maurizio Angelini
    lun 25 ottobre 2021 10:12