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Vaccino sì o vaccino no? La riflessione articolata del sindaco Leonardo Borchi

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Vaccino sì o vaccino no? La riflessione articolata del sindaco Leonardo Borchi Vaccino sì o vaccino no? La riflessione articolata del sindaco Leonardo Borchi
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Sarà forse utile rilanciare e leggere con attenzione questa riflessione, comunque la si pensi: 

VACCINO SI’, VACCINO NO
Intervengo pubblicamente, per la prima volta, sulla scelta o meno di vaccinarsi. Premetto che non ho nessuna verità in tasca e che questa è una mia riflessione ad alta voce, che mi è sorta dopo aver discusso del tema con diversi amici, o conoscenti, riottosi a vaccinarsi.
Persone generalmente anche di larghe vedute, ragionevoli ed informate.
Gli argomenti che portano (generalizzo e stigmatizzo per semplicità) sono sostanzialmente questi:
“Il Covid non esiste”. Spesso questa affermazione è accompagnata dalla convinzione che sia artatamente rappresentato come pericoloso per vari scopi subdoli non dichiarati.
“I vaccini non sono stati testati. Possono essere pericolosi negli anni”.
“I vaccini non servono: lo dimostra la curva dei contagi attuali confrontata con l’andamento dell’anno scorso di questi tempi”.
“ Ci sono dei protocolli di cura validi, accertati ed applicati dall’”Associazione dei Mille Medici”, che rendono pleonastico vaccinarsi”.
 “Non possono obbligarmi a vaccinarmi (vedi certificato verde). E’ mia la libertà di scegliere di come voglio esser curato”.
“Ad oggi mi risparmio di vaccinarmi, tanto l’hanno già fatto gli altri…”.
Premetto che sono disposto a confrontarmi (ad impegnare tempo ) con chi condivide con me un piano logico comune: chi accetta un pensiero razionale, senza la dittatura della ragione, dove vige, per esempio, il principio della coerenza e della non contraddittorietà. Chi si dichiara che crede più nella magia o stregoneria che nella scienza….Grazie ed arrivederci!
Primo punto. Se avessimo lasciato correre il Covid senza prendere precauzioni (chiusura, mascherine, sanificazioni…)  oggi in Italia invece di 130.000 morti ne avremmo avuti 600/700.000.
Il premier Boris Johnson ha fatto preso a rimangiarsi la sua iniziale affermazione sull’immunità di gregge raggiunta con tale scelta. Chi dice il contrario non è in buona fede o scotomizza i dati statistici.
Che i vaccini non siano tanto testati nel tempo lo è in parte sui quelli mRna, che sono innovativi. Gli altri, Astrazeneca, Johnson, sono prodotti sulla base dei precendenti vaccini sui coronavirus, alla stregua di quelli antinfluenzali. Qui conta la valutazione dei costi-benefici. Niente nella vita non comporta un margine di rischio. Anche assumere un farmaco qualsiasi, un’aspirina, ha controindicazioni. “Quante probabilità ho io di ammalarmi di covid, magari con conseguenze infauste, senza vaccinarmi a fronte di reazioni avverse se assumo il vaccino?”. Se, e dico se, si dà credito alla statistica la bilancia propende alla grande a favore di vaccinarsi.
Non servono i vaccini. Basta guardare come la curva dei ricoverati e dei decessi si è abbassata immediatamente e costantemente all’indomani della campagna vaccinale per confutare questa tesi. Oggi la curva dei contagi è risalita e stanno aumentando anche i ricoveri ed i morti? Sì, per questa variante Delta che è più contagiosa e letale. Ma se andiamo a vedere chi colpisce ci rendiamo conto che circa il 90% sono soggetti non vaccinati. (Anche qui se si tengono in conto i dati reali).
Non ci sono ad oggi protocolli di terapia riconosciuti veramente efficaci. E’ vero, lo si sa da tempo ormai, che una cura nei primi giorni di infezione (3/4 massimo) con antinfiammatori risulta avere dei buoni risultati. Ma niente di più.
Le ultime due obiezioni, “Non possono obbligarmi a vaccinarmi”, “L’hanno fatto gli altri per me”, si legano. Si può, è legittimo e diritto reale senza limiti fare appello alla propria libertà di scelta in merito alla salute. Alla propria salute: io posso e devo poter scegliere come voglio curarmi da un cancro. Non coinvolge l’altro. Ma quando siamo di fronte ad un morbo infettivo, per cui una mia condotta omissiva può generare pericolo per l’altro…allora la mia libertà si arresta davanti a quella altrui.
In questo atteggiamento, mi permetto di dire, che ci vedo un tanto individualismo ed egoismo di troppo. Basta allargare il perimetro dell’interesse dal singolo alla comunità, agli altri, ragionare in termini più ampi per capire che mi cambia l’orizzonte.
Queste le mie riflessioni. Mi auguro di aver stimolato una discussione ed un confronto pacato, civile. Asteniamoci da prese di posizione talebane e tautologiche.
Augh.
Leonardo, sindaco.   
PS: da domani vado una settimana in vacanza e dove sono non c’è internet per cui non commenterò ulteriormente

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Commenti 1
  • Giovanni Ponti

    molto saggio e vero quanto affermato dal sindaco Borchi. Condivido pienamente.

    rispondi a Giovanni Ponti
    mer 11 agosto 2021 04:23