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Vaccini, anziani e persone fragili. Il babbo ultra 80enne senza vaccino e senza indicazioni. Una lettera

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Vaccini, anziani e persone fragili. Il babbo ultra 80enne senza vaccino e senza indicazioni. Una lettera Vaccini, anziani e persone fragili. Il babbo ultra 80enne senza vaccino e senza indicazioni. Una lettera
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Scrive la nostra lettrice Cinzia Collacchioni:

Credo che qualcuno, guidato da buon senso, ed un minimo di umiltà avrebbe dovuto chiedere scusa ai nostri ultraottantenni e persone fragili. Bene, le scuse non ci sono state e ne facciamo a meno…. Noto invece la solita arroganza di chi crede di avere sempre ragione e di avere fatto tutto bene.

Se non si riconoscono nemmeno gli errori più evidenti, difficile migliorare…. Comunque speriamo!!! Il punto è che moltissimi dei nostri ultraottantenni e moltissime persone con patologie che li rendono maggiormente vulnerabili stanno aspettando ancora la prima dose del vaccino.

Questo mi indigna…. E’ stata data priorità a categorie intere a cui è stato somministrato Pfitzer con entrambe le dosi…. Senza nessun criterio riguardante le mansioni svolte, così se fai parte del sistema sanitario o delle forze dell’ordine, non importa se fai il giardiniere, se lavori in smart working quindi senza rischi connessi al lavoro, se sei in ufficio chiuso al pubblico… no…. due dosi di Pfitzer senza neanche porsi il problema  che queste persone potevano benissimo fare Astrazeneca come hanno fatto fare agli insegnanti e destina lo Pfitzer agli ultraottantenni, sarebbe stato il minimo…..senza niente togliere ovviamente al diritto di proteggere le forze dell’ordine in campo e gli operatori sanitari in prima linea…. Ci mancherebbe.

Non sono persone “….. che tanto possono stare a casa, che ….ormai…. che…. Non servono….”  (anche questo ho letto…). Ovviamente mi dissocio.

Sono i nostri genitori, i vostri nonni, coloro che in molti casi hanno combattuto per la nostra democrazia, sono persone a cui la sorte ha riservato patologie che li rendono più vulnerabili….

Quella fascia di età che ha dato il numero più elevato di vittime per questa pandemia. Devono aspettare il medico di famiglia a cui vengono consegnate 6 dosi alla settimana questo significa aspettare fino a Natale??

Devono aspettare la ASL? Francamente qualcosa non funziona.

Per esperienza personale posso dire che i miei genitori  (ma non solo loro, come loro moltissimi altri….) vivono a Castagno d’Andrea hanno il medico curante, mio padre in cura per scompenso cardiaco 88 anni portatore di pacemaker, mi madre no… lei è più giovane…. 79 anni, peccato che abbia una cbp (cirrosi biliare primitiva) fortunatamente sotto controllo con farmaci, non so quante telefonate al medico di famiglia….. che dice va per età anagrafica….(non ho capito quanti sono gli ultraottantenni nel Comune di San Godenzo… e non credo siano tutti pazienti dello stesso medico…. Evidentemente devono essere moltissimi) ancora non ci siamo , aspettare con pazienza.

Ma è il medico che decide a chi farlo per prima o è la asl che indica i nominativi al medico di famiglia??? Ancora io non ho capito e forse non sono l’unica. Mia madre non essendo ultraottantenne, anche se vive con mio padre ovviamente, non non glielo può fare il medico di famiglia…. Abbiamo prenotato sul sito della Regione…..e non vi dico quanto tempo e quante volte abbiamo tentato…….. saremo chiamati appena possibile…… Intanto sono già passate due settimane….

Ma non sono certo solo i miei genitori…. Molttissimi casi a San Godenzo, Londa, Vicchio, ed in tutti i comuni della Toscana…… Così non è possibile forse serve l’intervento del Generale Figliuolo…… !!!!!!

Se devono pensarci i medici di famiglia, ditegli chiaramente come devono fare, dategli le dosi di Pfitzer e facciamo questi vaccini. Vi servono volontari per aiutare???…. Vengo anche io per quello che posso fare….

Se dobbiamo portarli in ospedale a farlo dateci un colpo di telefono,  diteci il giorno e noi li portiamo (sempre se possono spostarsi) Possiamo avere una informazione chiara riguardo a questi ultraottantenni e persone fragili abbandonati a se’ stessi???? Quando???? Dove????

Grazie a chi vorrà prendere in seria considerazione il problema.

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Commenti 1
  • Mario

    Mi dispiace moltissimo, ma in questa situazione ci sono anche io in quanto sono: iperteso, problemi renali, diabete e con difficoltà respiratorie; ho 63 anni e sono in quella fascia di età (sopra i 65 e sotto i 55) che non si parla mai come se non esistessimo. Io esco pochissimo e quando esco vado a portare fuori i miei 2 "pelosi" e cerco sempre orari e tragitti che mi consentino di stare il più possibile distante dalle altre persone, in campagna si può avere questa possibilità, ma per chi vive in città la vedo dura. Comunque scritto questo ancora la ASL non mi ha ancora contattato, vivo nrlla speranza che almeno mi chiamino o mi dicano "signor Biagini lei non rompa i coglioni, anzi se crepa prima, una pensione in meno fa pagate"!!, almeno sarebbero sinceri. Buona serata a tutta la sua fam

    rispondi a Mario
    dom 28 marzo 2021 05:43