Trovate qui sotto l'articolo storico di Aldo Giovannini che ricorda come nel 1849 a Vicchio morirono tre sorelline in una settimana. Ora riceviamo la lettera di una lettrice, Cosetta Gasparrini. Che spiega: provengo da quella famiglia, ma discendo da Luigi, fratello di Angiolo, come si evince dal censimento dell'aprile 1841, mio padre è nato a Santa Maria a Vezzano.
Le risponde Aldo Giovannini:
Gentile Signora Cosetta, sono d'accordo con lei della sorpresa di questa notizia, dopo ben 170 anni! Non è la prima, poichè nelle ricerche che nel tempo mi sono state e mi vengono commissionate, ne vengono fuori storie davvero incredibili, come appunto la morte di queste tre sorelline che poi non sono altro che sue lontanissime procugine; l'ultima ricerca di una famiglia del comue di Vicchio, come del resto ho scritto nell'articolo citato è al termine e anche in questo caso ci sono sorprese simpatiche e dolorose.
Sapesse, in altra ricerca, che storia drammatica di una ragazzina di Rapezzo (Firenzuola) che nel 1869 partorì illegittimamente una bambina all'istituto de Nocenti. Ricordo che i suol lontani parenti restarono allibiti e scossi. Infine non per ultimo pubblicherò su OKMugello una recensone di un libro di una Signora nativa di Borgo ed abitante a Firenze dove ricorda la bellissima storia dei suoi famigliari contadini: i Dreoni di Rabatta e i Panchetti di Sagginale. Bellissimo. Un caro saluto e tante belle cose cose.
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Durante la ricerca biografica e genealogica di una antica famiglia in comune di Vicchio, che ci è stata commissionata da una famiglia abitante in Svizzera, ma originaria del comune mugellano (i loro antenati abitavano nel triangolo di San Martino a Vespignano, San Miniato a Piazzano e Santa Maria a Vezzano), abbiamo spulciato i tomi anagrafici dello Stato Pre-Unitario (Granducato di Toscana) all’Archivio di Stato di Firenze (ogni tanto ne vengono fuori scritti e documenti che hanno dell’incredibile, non si finisce mai di conoscere ed imparare sia dal lato umano che civile). Uno di questi che ci ha dolorosamente colpito è stato un Atto di Morte datato aprile 1849, nel quale il parroco dell’epoca di Santa Maria a Vezzano (si chiamava don Lorenzo Gherardelli), ha trascritto con una bella calligrafia, i nomi di cinque deceduti nel mese di aprile della sua parrocchia, nell’anno sopra citato.
Ebbene, come si legge, gli ultimi tre deceduti nell’aprile del 1849, furono tre sorelline: Teresa, Assunta e Carolina, figlie di Angiolo Gasparrini e Giuditta Cecchini, di professione pigionale bracciante. La prima (Teresa), morì il 22 aprile all’età di 7 anni; la seconda (Assunta) morì il 26 aprile 4 giorni dopo all’età di 4 anni ed infine la terza sorellina (Carolina) morì tre giorni dopo il 29 aprile all’età di 2 anni. Era una epoca quella dove la mortalità infantile era spaventosa, ma tre bambine dello stesso nucleo familiare, deve essere stato davvero un dramma indicibile.
Si può presumere che sia stato il colera, ma l’epidemia che investì tutto il Mugello, mietendo migliaia di vittime, avvenne dopo 7 anni, nel 1855, Certo, ripetiamo che era un'epoca, con tanta miseria, case fatiscenti, umide, fredde, senza servizi, che bastava una semplice influenza, una infezione, una brutta tosse, per stroncare la vita ai più deboli ed ai più piccoli.
Certo però che tre sorelle in una settimana! Mamma mia! Per una semplice constatazione leggiamo nello stesso documento l’età di altre due ragazzine decedute; la prima (Teresa Vichi) aveva 22 anni e la seconda Maria Redaciti Degl’innocenti), 7 anni. Storie dolorose, lontane nel tempo e nello spazio di vita vissuta nella nostra terra mugellana.
Marco Ottanelli
La terribile vicenda narrata in questo commovente articolo mi ha molto colpito, e ringrazio l'autore. Mi permetto di aggiungere alcuni dati. Egli (l'autore) ipotizza che la morte delle tre bambine sia dovuta al colera, ma, aggiunge, esso giunse in Mugello solo 7 anni dopo. In realtà il colera dilagò in tutto il nord-centro Italia anche nel 1849, diffuso dalle vicende della Prima Guerra di Indipendenza, tant'è vero che venne chiamato "colera austriaco". Ma sempre nel 1849 la zona fu colpita anche dalla "miliare" , una forma di tubercolosi. Presumo quindi che il decesso di tre sorelline a pochi giorni una dall'altra sia da imputare, con probabilità, ad una delle due piaghe.