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'Mio figlio, privato della maestra di sostegno'. Una storia dalla primaria di Galliano

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'Mio figlio, privato della maestra di sostegno'. Una storia dalla primaria di Galliano 'Mio figlio, privato della maestra di sostegno'. Una storia dalla primaria di Galliano
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Questa mattina ci ha scritto la signora Nabila, madre di un bambino di sette anni che frequenta la scuola primaria di Galliano e che necessita, come certificato anche dai medici e dal neuropsichiatra infantile, di un sostegno per difficoltà di comportamento e di concentrazione. Sostegno che gli era stato assegnato lo scorso anno con la formula 'in deroga'. Quest'anno, visti i ritardi nell'assegnazione, le maestre si erano letteralmente 'fatte in quattro' e organizzate su turni per stare con lui e garantire la sua frequenza.

Poi, finalmente, l'assegnazione di un maestra di sostegno che, però, è stata revocata pochi giorni dopo dagli uffici scolastici fiorentini in quanto, secondo quanto ci riferisce la madre, il bambino era inserito in deroga e nella particolare situazione di quest'anno sarebbe stato appunto privato del diritto al sostegno. Quindi, ci racconta ancora la madre, le maestre della scuola si sarebbero offerte di coprire per quanto possibile la sua presenza a scuola, senza però essere in grado di farlo per l'intera giornata. Rimane quindi, nonostante la grande buona volontà delle maestre e della scuola di Barberino, un problema scoperto. Che la madre così descrive nella sua lettera a OK!Mugello:

Parliamo seriamente di scuola dell'obbligo. Mio figlio ha sette anni ed ha bisogno di un sostegno. Anche se non presenta disabilità non è esente dal diritto ad avere un aiuto per crescere e migliorarsi. Può un bambino avere una maestra per una settimana per poi trovarsi solo e spaesato? Sono stati concessi milioni di euro per banchi con le rotelle, ma ovviamente il ministero dell'Istruzione non può permettersi di assumere altri docenti, costerebbero troppo allo Stato.

Io penso che tutti i bambini, nonostante le loro difficoltà, abbiano gli stessi diritti. Il diritto all'istruzione fa parte dei diritti di ogni individuo e perché mio figlio, nonostante abbia una documentazione che attesta il suo bisogno di essere aiutato, viene privato di una docente che possa seguirlo durante il suo percorso scolastico? Che vuol dire che un bambino con "sostegno in deroga" non può avere maestre?

Apprezzo molto quel che hanno fatto gli insegnanti, ma non può un genitore, che vorrebbe solamente aiutare il proprio figlio, ritrovarsi in questa situazione. Sarei disposta a fare qualunque cosa, ma allo stesso tempo vorrei che nessuno violasse i diritti di mio figlio e di tutti i bambini che si trovano in una situazione simile alla sua. La stessa Dirigente Scolastica dell'istituto ha spronato affinché venisse attribuita una maestra di sostegno a mio figlio, ma dall'alto si è inteso che mio figlio che possiede un sostegno in deroga, non ne ha diritto.

Mi domando e dico: "Perché mio figlio non può stare in classe con gli altri bambini nonostante sia molto agitato"!? Penso che adesso il problema sia dell'organo istituzionale, che dovrebbe saper integrare tutti i bambini nonostante le loro difficoltà. Detto ciò, apprezzo ciò che è stato fatto fino ad adesso dagli insegnanti della classe; che hanno anche perso anche ore di lezione per far si che tutti i bimbi si integrassero nella lezione e rispettassero le regole. Attualmente, con la pandemia globale che stiamo vivendo, i nostri figli dovrebbero avere molte più risorse, per vivere al meglio il tempo che trascorrono all'interno del plesso scolastico.
Lottiamo per i diritti dei nostri figli.

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