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Sceglie la quarantena 'breve' con il tampone. Bloccata in casa in attesa di risultati che non arrivano

Il paradosso

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Una nuova lettera in redazione da parte di una ragazza di 18 anni residente nel comune di Scarperia e San Piero. Una situazione purtroppo comune a molti: La sera di venerdì 16 ottobre 2020 sono stata contattata dall’Azienda USL Toscana Centro, che mi ha prescritto misure di quarantena in quanto il giorno 8 ottobre 2020 ho avuto un “contatto” con una persona risultata positiva. La chiamata è stata supportata da un’email ricevuta la sera stessa, in cui venivano precisate le modalità da seguire. Cito: “quarantena fino al giorno 22/10/2020 (quattordicesimo dal giorno del contatto stretto a partire dall’ultimo contatto a rischio dell’8/10/2020) o fino al giorno 18/10/2020 (10 giorni dall’ultimo contatto e in presenza di test molecolare o antigenico negativo)”.

Il giorno 21 ottobre 2020, sono stata sottoposta al tampone nasofaringeo per verificare il mio stato di salute relativo al virus COVID-19. Ad oggi, 25/10/2020, la mia quarantena sarebbe finita già da tre giorni, ma il risultato di tale tampone non è pervenuto.

Il ritardo può essere comprensibile, data la delicatezza della situazione (anche se amici e conoscenti che si sono sottoposti al tampone successivamente a quando l’ho fatto io, hanno già ottenuto il referto mentre io sono ancora in attesa). Ciò che non è ammissibile è la mancanza di risposta da parte delle USL territoriali. Ho chiamato decine di numeri, ma non ho mai ottenuto una risposta da un operatore: la voce elettronica mi ha sempre comunicato che l’attesa per la chiamata era superiore ad un’ora, senza darmi la possibilità di attendere, la chiamata si interrompeva automaticamente. Inoltre, i servizi telefonici non sono in funzione durante il fine settimana. Ma non lamentiamoci per nulla! Siamo così fortunati che viene offerta addirittura un’alternativa! Sono indicati infatti, sul sito internet, indirizzi email e form da compilare online per segnalare ritardi superiori alle 48 ore. Inutile dire che anche queste modalità non sono state un supporto utile per la mia situazione: non ho ricevuto risposta neanche così. L’unica risposta che ho avuto è stata quella da parte del numero di pubblica utilità del Ministero della Salute, venendo così a conoscenza del fatto che se non avessi effettuato il tampone, a quest’ora sarei già uscita dalla quarantena.

Sono indignata. Visto che la situazione è così critica da non riuscire a gestire il numero di richieste, perché non apriamo le USL territoriali anche il sabato e la domenica, invece di chiudere bar e ristoranti alle 18:00?
Lettera Firmata

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