Covid, scuola e difficoltà tra due regioni (ora come a marzo). Una storia dall'Alto Mugello
Una lettera in redazione: Buonasera. Abito a Bruscoli (Firenzuola). I miei bimbi frequentano le scuole in Emilia Romagna ,a Pian Del Voglio per la precisione. In quanto per praticità e vicinanza territoriale risulta più comodo (è il comune stesso che fornisce trasporto scolastico verso l'Emilia).
Ora in Emilia Romagna organizzano test rapidi gratuiti in tutte le farmacie, ma solo per i residenti della regione. In toscana "Tamponi rapidi per le scuole e per i servizi educativi e indicazioni operative aggiornate per la gestione dei soggetti con sintomi sospetti di Covid 19 e la loro riammissione in classe o nel posto di lavoro. Sono questi i cardini dell’ordinanza numero 91 firmata il 12 ottobre, dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in seguito all’evolversi dell’epidemia e, in particolare, per rafforzare tutte le azioni possibili di prevenzione. Ai primi sintomi sospetti nei bambini e negli operatori scolastici (febbre superiore a 37,5 °C, oppure tosse, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, mal di gola, diarrea, alterazione o perdita dell’olfatto e del gusto) scatta una serie di procedure operative di prevenzione per contrastare la diffusione del contagio e per una diagnosi immediata tramite il tampone antigenico rapido.' (cit. da 'toscana sociale')...... ma I nostri bimbi vanno a scuola in Emilia.....
Quindi mi chiedo... per noi che abitiamo sul confine.... perchè è sempre tutto più complicato? Anche durante il lockdown prima che ci chiarissero di poter sconfinare c'è voluto un sacco di tempo. E ora I nostro bimbi, cos' hanno di diverso? Perchè alle regioni non vengono mai in mente subito questi problemi pratici?
Scusate lo sfogo....
