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FantaCovid. Il calcio, l'emergenza e una amara riflessione...

Ironica & Dissacrante. Da un lettore

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Una interessante e dissacrante lettera in redazione. Tutta da leggere : Baggio 100 milioni di lire, Van Basten 200 milioni, Baresi 100 milioni, Batistuta

300 milioni. Ronaldo 100 mila euro, Del Piero 200 mila euro.Chi non si ricorda con un sorriso sulle labbra gli anni del fantacalcio, l’immedesimarsi in un “fanta allenatore”, le aste, gli scambi, le formazioni.

Anche questo non è più possibile e non sapremo quando potremo tornare alla “normalità”.

Ultimamente mi sono confrontato con i miei colleghi “fantapresidenti” e tramite la federcalcio, abbiamo inoltrato quattro richieste urgenti:

1. Riconoscimento stato di crisi

2. Proroga concessione d’uso degli impianti

3. Differimento scadenze fiscali

4. Estensione cassa integrazione fino ad un massimo di 50 mila euro lordi annui

Visto che, il sistema calcio negli anni, si è distinto per essere un sistema virtuoso, partendo da:

− 1980 Totonero

− 1998 Frode fiscale per sei società di serie A

− 2006 “Calciopoli”

− 2010 Decreto “salva calcio” (dilazione pagamenti in 23 anni concessa alla

Lazio)

− 2013 Frode fiscale coinvolti 41 club di A, B e serie minori, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione e riciclaggio

− Corruzione in seno alla FIFA per l’assegnazione dei mondiali, e tasse mai pagate per mondiali 2014 in Brasile, a discapito dei cittadini che chiedevano investimenti in sanità e educazione

− 2016 Frodi fiscali che la GdF ribattezza “fuorigioco”

− 2018/2019 La GdF sequestra un patrimonio di 225 mila euro nei confronti dell’A.S. Torrese squadra di promozione.

− Per non citare le varie frodi dei giocatori più famosi, Messi, Etò, C. Ronaldo, Neymar, Adriano, etc....

Potremmo tranquillamente concedere gli aiuti richiesti, perché 50 mila euro annui mi sembrano il minimo sindacale per poter sopravvivere decorosamente.

Non considerando che, la struttura Italia, quella che fa lo sporco lavoro del mediano, quella composta da micro imprese e centinaia di P.Iva, può giustamente sopravvivere con un bonus di 600 € al mese.

Questa che scherzosamente ho descritto, è la triste realtà, che ci troviamo a vivere adesso.

Quel calcio che ci ha cresciuti nelle strade fra le macchine, a suon di goal, di bandiere, di cori, fautore di indimenticabili emozioni, irripetibili sospiri per un palo, una traversa, un rigore parato; che ci ha unito, avvicinato, in stadi, in ole, davanti a maxi schermi tv o radioline.

Rischia oggi di dividerci, non per un rigore non dato, un fallo da tergo, un goal non goal, un fuorigioco, o il colore di una maglia, ma per qualcosa di più serio, che va oltre lo sport e che a fatica potrà essere ricucito; mettendosi davanti alla sanità, alla scuola, e soprattutto al buonsenso, che vorrebbe vedere, quello sport tanto amato, mettersi in disparte, in fondo all’aula, dietro alla lavagna aspettando nuovamente il suo momento, ed in punta di piedi chiedesse il permesso, per unirci nuovamente tutti insieme ricordando i tempi che furono.
Alessio Della Rocca

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