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Firenze - Roma in Mountain Bike. l'8° e 9° tappa

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Continua il racconto delle tappe della Firenze-Roma si Stefano Dalfiume per Emergency. A seguire il racconto dell'ottava e nona tappa, rispettivamente percorse nelle giornate di domenica e lunedì. Le tappe precedenti è possibile leggerle qui. Ottava tappa: da Spoleto ad Arrone

Ci attendevano i 43 km per 800 mt di dislivello, da Spoleto (PG) ad Arrone (TR). Siamo ancora in Umbria ma per l’ultima tappa. Spoleto è una cittadina veramente graziosa, e gli spoletini eccellono per disponibilità , infatti all’Hotel Charleston sito proprio nel centro storico avevamo il nostro punto di riferimento, come di vede dalle foto scattate al momento del nostro arrivo Sabato pomeriggio. Ma andiamo per ordine. Sabato sera ci siamo fatti un giro in centro, visitando il Duomo, costruito verso la fine del XII secolo e dedicata ai santi Mariano e Giacomo, quindi abbiamo continuato la visita al Ponte delle Torri o Ponte Romano, antico acquedotto e uno dei simboli di Spoleto, assieme alla Rocca Albornoziana, fortezza che sorge sul colle più alto della città, il Sant’Ellia e che fu edificata nel XIV secolo. Quindi ci siamo coricati per partire in forma l’indomani. Dopo la foto di rito con Cristiana del Charleston siamo partiti in piacevole salita su strada sterrata seguendo il percorso della Vecchia Ferrovia Spoleto-Norcia, ex linea ferroviaria dismessa nel 1968 e riconvertita a pista ciclabile recentemente. E' un vero spettacolo pedalare con i fari, visto che in alcuni tratti si transita in galleria e la più lunga misura ben 1936 mt.

Una volta giunti sulla sommità abbiamo iniziato a scendere e dopo poco abbiamo attraversato Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, bellissimo paese medievale con resti di mura e di un torrione diroccato. Procedendo siamo poi giunti presso Ferrentillo, altro bel borgo diviso in due parti dall’attraversamento del fiume Nera , fondato nel 740 dc. Il percorso è sempre stato ondulato ma mai impegnativo, infatti metà del dislivello l’abbiamo coperto per seguire il percorso della Vecchia Ferrovia e l’altra metà per giungere ad Arrone, una volta giunti nel quale abbiamo scattato la foto di rito all’ingresso del Residence Fiocchi, punto tappa ad Arrone per poi concederci una sosta ristoratrice. Dopo l’abbondante e provvidenziale cena presso il Residence, ci siamo concessi breve passeggiata a Casteldilago, piccolo Borgo che dal 1875 fa parte del Comune di Arrone, caratterizzato per essere stato restaurato con grande perizia dal 2002 in poi e a ben vedere il lavoro è riuscito alla grande.

Nona tappa: da Arrone a Rieti
La tappa odierna è stata leggera, 650 mt di dislivello per 53 km , la partenza era da Arrone , anche questo facente parte a giusta ragione dei Borghi più belli d’Italia, è  in provincia di Terni e in Valnerina dal fiume Nera che l’attraversa. La storia dice che verso il IX secolo fu edificato un castello fortificato su uno promontorio roccioso. Da qui prese il via la costruzione del paese vero e proprio, avendo come nucleo centrale il castello stesso. D’obbligo un giro anche a piedi per visitare la Chiesa di san Giovanno Battista, sulla sommità del paese Inoltre estremamente affascinanti sono le sue viuzze che dalla sommità discendo alla base del paese.

La partenza quindi ci ha visti lasciare il Residence Fiocchi ad Arrone per seguire in direzione di Casteldilago, frazione di Arrone di cui abbiamo parlato nel resoconto precedente ed è stato incedibile osservare come la vegetazione e l’ambiente a noi circostante è cambiato dopo che abbiamo abbandonato Spoleto e siamo usciti dalle gallerie della Vecchia Ferrovia: infatti dalla Valnerina in poi sino a Roma ci attenderà la tipica macchia mediterranea, fatti di ulivi , pascoli, coltivazioni e in alcune zone vegetazione bassa. Tornando alla tappa odierna, abbiamo percorso i primi 9  km in salita costante a sempre pedalabile su fondo ghiaiato e in questa prima parte di tappa abbiamo realizzato quasi la totalità del dislivello odierno, quindi in breve discesa su asfalto prima e ghiaiato poi abbiamo raggiunto il Lago di Piediluco  con perimetro di 13 km  e a 375 mt di altitudine; dopo breve sosta ristoratrice e alcune foto , per esempio alla bella chiesa di San Francesco del XIII secolo, abbiamo proseguito sino a giungere presso  la Cascata delle Marmore,  tra le cascate più alte d’Europa e a flusso controllato, con tre salti che formano un dislivello di 165 mt. Il loro nome deriva dalla presenza dei Sali di calcio presenti sulle rocce, simili al marmo bianco.

Dopo la visita  a questo spettacolo della natura, ci siamo rimessi in marcia e in pochi chilometri di asfalto su strada secondario abbiamo abbandonato l’Umbria per entrare in Lazio, in provincia di Rieti e questo capoluogo era la metà della nostra nona tappa ! Dopo alcuni chilometri di agevole pedalata su pista ciclabile , siamo giunti  in città  e la  le Mura Medievali, che ne circondano un lato e comprendono torri e portali  furono costruite nel XIII secolo ci hanno confermato che la nostra fatica odierna era terminata. La cena l’abbiamo consumata assieme all’amico Francesco Santoro di Rieti,  anche lui maestro di mountain bike, grandissimo appassionato di bici e grande conoscitore del territorio, infatti non si è smentito anche sulla scelta della pizzeria, infatti “Pizza e Fichi” in Via  Garibaldi a Rieti si è rivelata una scelta azzeccata  e come poteva essere la ma pizza ? Pizza e fichi caramellati ovviamente

 

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