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Firenze Roma in Mountain Bike. 5°-6°-7° tappa attraverso l'Umbria

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Firenze Roma in Mountain Bike. 5°-6°-7° tappa attraverso l'Umbria Firenze Roma in Mountain Bike. 5°-6°-7° tappa attraverso l'Umbria
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Continua il nostro racconto, delle varie tappe della Firenze Roma in mountain Bike che vedono Stefano Dalfiume protagonista per riuscire nell'impresa di raccogliere fondi per Emergency. A seguire il suo racconto del passaggio in Umbria; Obiettivo Gubbio:

Sono parecchi anni che vado in mountain bike e il caldo  estivo mi è sempre stato congeniale, oggi però creo di aver sopportato qualcosa al di sopra della media : il caldo è iniziato sin dalle prime ore del mattino, senza lasciarci tregua  La tappa odierna , completamente in Umbria, si sviluppava in zone particolarmente calde e non molto ombreggiate, infatti nel volgere di pochi chilometri ci è parso chiaro che l’obiettivo odierno era raggiungere Gubbio. Ma andiamo per ordine: alle 9,30 abbiamo lasciato  (a malincuore !) l’Agriturismo il Monte a Monte Santa Maria Tiberina, un po per l’ottima cucina con cui,  ogni volta che   pernottiamo da loro ci  mettono in condizione di pedalare l’indomani, un po perché  Monte Santa Maria Tiberina, o  “il Monte “ come la chiamano i locali è un Borgo davvero incantevole, contraddistinto dal  Palazzo Bourbon che lo  rende visibile da svariati chilometri di distanza.

Dopo alcuni chilometri di veloce pedalata nel fondovalle , abbiamo costeggiato i binari della ferrovia sino a giungere a Trestina, da cui abbiamo seguito per circa 5 km la parte sinistra del Tevere,  e vista la meta finale del nostro Tour  nulla era più in tema!

Circondati da campi di tabacco e meloni a perdita d’occhio,  abbiamo proseguito  sul nostro tragitto sino a giungere a Montone, altro bel Borgo  medievale, sito nella Alta Valle del Tevere  e famoso per aver dato i natali al condottiero Andrea  Fortebracci  noto come Braccio. La visita a questo Borgo è sempre un piacere, è l’ideale punto per fare l’ultimo spuntino e fare il pieno d’acqua prima di proseguire verso Gubbio, dato che sapevo bene che eravamo a metà della nostra tappa e che ci aspettavano 6 km di salita, tra i più duri dell’intero Tour. Il caldo assillante ha reso tutto più difficile e quello che era un tratto impegnativo è diventato estremamente duro da effettuare, in un paio di occasioni ho temuto di dovermi fermare e ripartite, con la conseguenza di sprecare un’infinità di energie, preziosissime viste le difficili condizioni in cui ci trovavamo a procedere.

Finalmente dopo una curva si è parato il casolare che da sempre mi indica due cose: presenza di una fonte d’acqua supplementare e 700 mt alla cima della vetta ! Avidamente abbiamo fatto scorta d’acqua per affrontare gli ultimi 20 chilometri  di tappa e una volta giunti in vetta era come se avessimo realizzato l’obiettivo della giornata, infatti di lì a poco Gubbio scorgeva oltre una serie di basse collinette !

Gli ultimi chilometri sono scorsi velocemente,  dato che si sono sviluppati su una veloce discesa ghiaiata prima e in un  trasferimento in falso piano sino a giungere a Gubbio come parte finale. Stasera ci attende una cena in stile Eugubino con gli amici Luca e Luca (!), ,poi domani c’ la tappa  Gubbio-Assisi, forse una delle più impegnative dell’intero Tour  

Obiettivo Assisi:

Quando si scorge l’anfiteatro di Gubbio vuol dire che si è arrivati a destinazione, è un bellissimo esempio di  Teatro Romano in Umbria costruito alla fine del I Secolo a. C . A Gubbio, immancabile è stato un giretto, seppur breve nel centro storico che è di una bellezza incredibile,  come per esempio il Palazzo dei Consoli, simbolo di Gubbio , assieme alla Piazza Grande e Palazzo del Podestà

La cena di Giovedì sera con i due  Luca di Gubbio è stata provvidenziale, a base di Crescia , una piadina locale abbastanza spessa accompagnata da affettati  e formaggi, poi per finire grigliata mista per tutti, sempre accompagnata da l’ottima Crescia ; ma a fare la differenza non è mai il cibo o dove lo consumi, ma con CHI lo condividi e Luca  e Luca sono campioni in simpatia e disponibilità, grande esempio di schiettezza tipica umbra  .

Finita la cena ci siamo salutati con gli eugubini ( qui a Gubbio ci tengono a fare sapere di chiamarsi così), quindi tutti a letto per prepararci alla fatica più grande di tutto il Tour:  da Gubbio ad  Assisi infatti , oltre ad essere la sesta di undici tappe  è impegnativa in quanto ci sono tre tratti particolarmente ripidi che richiedono di dover portare la bici a mano , e il caldo di ieri non aiutava di certo. Fortunatamente, a differenza della tappa del giorno prima, questa si sviluppava prevalentemente nel bosco, quindi in situazione ombreggiata e protetta da un sole che in questi giorni non scalda ma brucia, considerando anche che le nostre tappe in media si sono svolte dalle 9,30 del mattino alle 3,30-4 del pomeriggio, quindi…

La partenza è avvenuta presso al Vittorina in cui San Francesco riuscì ad ammansire la lupa, luogo  divenuto poi  chiesa dall’aspetto semplice  come i luoghi di culto più puri ,  da qui abbiamo proseguito seguendo le frecce del percorso Francescano  in direzione Valfabbrica, consapevoli che da Gubbio a lì ci separavano svariati chilometri, infatti  questa tappa è di 53 km per 1700 mt. di dislivello in salita e dopo un tratto in piano per uscire da Gubbio la pendenza ha iniziato a salire in modo marcato, ricordandoci che il dislivello che ben ricordavo era da fare ! I coli si sono susseguiti uno dopo lì’altro,  e con essi svariati luoghi di culto quindi abbiamo oltrepassato la Chiesetta delle Ripe, piccolo esempio di edicola in cui i pellegrini possono lasciare loro testimonianza scritta, poi dopo  l?eremo di San Pietro in Vigneto in cui pare vi stai un solo Frate da solo, trascorrendo le sue giornate tra preghiere e orto per la sussistenza, quindi abbiamo incontrato una delle tante pellegrine nei pressi di una chiesa abbandonata ma dalla struttura esterna  ancora  integra.

Da qui sono iniziati i tratti di bosco assieme a quelli da fare a piedi , spingendo la bici per circa 5 minuti ognuno, dato che fondo e pendenza non permettevano la percorrenza in sella . Finalmente dopo un tatto di scale per aggiungere la sommità di un colle siamo arrivato a una casa , in cui abbiamo potuto prendere  acqua e giocare  con un cagnolino dallo sguardo vispo e amichevole, soprannominato pellegrino, dato che delizia il transito dei tanti pellegrini che seguono il cammino Francescano

Da lì a poco abbiamo raggiunto il Castello di Biscina  che  con la sua torre ancora integra si scorge ovunque dalla vallata, poi abbiamo seguito la valle del fiume  Chiascio e il bacino (inutilizzato ) e quindi  siamo giunti  presso la chiesa di San Marco, in zona particolarmente ombreggiata e adatta per mettere acqua in borraccia . Procedendo verso sud siamo infine giunti a Valfabbrica, a sud del bacino appena oltrepassato , qui abbiamo fatto l’ultima sosta  per mangiare  e  bere, ammirando la torre nel centro del paese,  sapendo che da lì  a poco sarebbe iniziata l’ultima salita , con un tratto particolarmente impegnativo, con una pendenza che è arrivata fino la 25% e qui ho veramente testato la mountain bike elettrica che stavo utilizzando anche per questa tappa: caricando bene la ruota anteriore sono riuscito a salire dove diversamente non sarei mai riuscito, è stato davvero interessante rendermi conto dell’enorme potenziale di questo tipo di mezzo !

Giunti in cima alla ultima salita, abbiamo incrociato una strada ghiaiata  prima e una asfalta poi , e  quando in lontana abbiamo scorto la Basilica  di San Francesco abbiamo capito che le nostre fatiche odierne erano finite ! Prima di andare all’albergo  abbiamo fatto  una  sosta al Bosco di San Francesco, con il quale ero in contatto da un paio di mesi  : il Bosco è patrimonio del FAI  ed è un bell’esempio di recupero sia ambientale che monumentale, abbiamo fato un piccolo spuntino a base di pane, formaggio ed olio locale .Domani è un alro giorno

 

Obiettivo Spoleto:

Dopo due  tappe  provanti come quelle di  Giovedì e Venerdì, oggi ci aspettava una cosa più tranquilla, infatti i 57 km per 500 mt di dislivello  erano un degno sciogli gamba defaticante,  quindi siamo partiti dall'albergo per raggiungere il centro di Assisi, quindi dalla sommità ove si trova la Basilica di Assisi  siamo discesi verso la parte bassa del centro, scattando foto al centro e alla Chiesa di Santa Chiara, quindi abbiamo seguito e indicazioni della pista ciclabile  Assisi- Spoleto  che abbiamo seguito passando per strade di campagna  che in un susseguirsi di strade ghiaiate e asfaltate prive di traffico ci ha portato a Cannara, ove ogni anno si tiene la festa della cipolla, quindi dal primo al dolce a base di questo amato e allo stesso tempo “temuto” prodotto

Dopo Cannara, abbiamo proseguito sempre su strade in campagna prive di traffico per giungere a Bevagna , siamo ancora in provincia di Perugia e stiamo parlando di uno dei Borghi più belli d’Italia. Durante l’epoca dell’impero romano acquisì importanza, grazie alla sua posizione sulla Flaminia e ai collegamenti tra il fiume Topino e il Tevere .

Dopo alcuni chilometri la nostra vista è distratta dalla visione di Trevi, che ci accompagna alla nostra sinistra per un po, Trevi è un Borgo arroccato sui monti che la sovrastano, si trovano testimonianze di essa sin da prima della dominazione romana e durante ai  secoli a venire  è passata sotto svariate dominazioni.

Intanto noi abbiamo continuato a procedere sul nostro cammino che finalmente ci ha portato a Spoleto,  uno dei più importanti centri dell’Umbria  e qui ad aspettarci c’erano gli amici dell’ Hotel Charleston in piazza Collicola  , a due passi dal Duomo ma di Spoleto   vi  fornirò maggiori dettagli nel resoconto della prossima tappa. Ora è venuto il momento del meritato riposo

 

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