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Paure e fobie, la storia (vera) di Pimpa....

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Paure e fobie, la storia (vera) di Pimpa.... Paure e fobie, la storia (vera) di Pimpa....
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  La storia di un cucciolo (mugellano) che vi commuoverà... In questo articolo vorrei parlare della paura. La paura è un'emozione primordiale, di un'importanza assoluta. Molti pensano che di per sè la paura sia qualcosa di negativo, da scongiurare...in realtà la paura è qualcosa che può salvarti la vita, che fa parte della natura umana ed animale ed è intimamente connessa all'istinto che ciascuno di noi ha di preservare la propria incolumità, sopravvivere e trasmettere i propri geni. Questo per dire che emozioni apparentemente nefaste hanno consentito a ciascuna specie di conservarsi ed evolversi. Se qualcosa mi spaventa significa che potrebbe nuocermi, per cui o fuggo o combatto. Queste sono le risposte efficaci che istintivamente mettiamo in atto quando qualcosa ci spaventa. Ma oggi, in realtà, non parleremo della paura, parleremo di cosa accade quando la paura diventa esagerata, ovvero, quando l'animale reagisce a troppi stimoli e soprattutto quando le sue reazioni non sono più funzionali a risolvere il problema, ma sono fuori-contesto e prive di un'apparente finalità, parleremo dell'evoluzione patologica della paura, la fobia. Non voglio propinarvi una lezione di psichiatria...voglio solo raccontarvi una storia, perchè ciascuno di noi sa che dalle storie s'imparano tante cose importanti. La storia è quella di Pimpa, una delle mie prime pazienti, la prima VERAMENTE malata. Pimpa è nata in una situazione di degrado, è lì è rimasta quasi un anno legata ad una roulotte. Beveva dalle pozze, mangiava quando capitava e tutto lascia presumere che abbia anche subito delle violenze. Finalmente arrivò il giorno in cui è fu tolta ai suoi aguzzini ed affidata ad una famiglia eccezionale, alla quale sono molto legata e va tutta la mia ammirazione. Queste due persone hanno accolto nella loro casa una specie di relitto, l'ombra di un cane, una creatura denutrita e traumatizzata. Il primo problema che hanno avuto è stato farla bere, perchè Pimpa aveva paura della ciotola dell'acqua. Pimpa beveva dalle mani dei suoi nuovi proprietari e mangiava soltanto di notte. Chiaramente il legame costruì con loro, immediatamente, era fortissimo ed ogni volta che rimaneva sola in casa veniva colta da attacchi di panico violenti durante i quali seminava bisogni in giro, ululava e grattava con le unghie porte, finestre e pareti fino ad auto-lesionarsi le zampe. Al ritorno i proprietari la trovavano sconvolta ed ansimante con il cuore che batteva a mille. A quel punto venni contattata. Tra i tanti problemi che i proprietari si trovavano ad affrontare vi era che Pimpa aveva paura veramente di tutto, dal vento al temporale, dalle persone ad un qualsiasi rumore, movimento improvviso ed oggetto. Pimpa viveva in una condizione di fobie persistenti e se ne stava quasi sempre rintanata. La diagnosi fu quella di una sindrome da deprivazione sensoriale in forma gravissima. Praticamente, in termini semplici, significa che se un cucciolo non ha l'opportunità di fare esperienze precoci, di venire a contatto con con ciò che caratterizzerà il proprio ambiente di vita, il cervello non acquisirà gli strumenti per elaborare le informazioni in modo corretto e probabilmente saranno molte le cose di cui avrà paura, paura che spesso degenera nella fobia. Abbiamo trattato Pimpa con dei farmaci, abbiamo provato diverse terapie fino a trovare quella giusta, l'amore e la pazienza hanno fatto il resto ed è iniziato un percorso che ha reso Pimpa sempre più serena ed equilibrata. Piano piano l'abbiamo messa di fronte a cose "terrificanti" come i giocattoli. Per invogliarla a giocare, abbiamo cominciato con un piccolissimo pulcino di gomma, "inoffensivo" e ripieno di bocconcini perchè le venisse la voglia di esplorarlo con il naso e con la bocca; in seguito iniziò ad utilizzare anche le zampine...vorrei condividere il video con voi perchè quando lo vedo mi emoziono ancora! Pimpa ha avuto la sua rivincita sul camper, non più simbolo di prigionia ma veicolo per viaggi di prima classe! Con i suoi proprietari ha girato il mondo direi assai compiaciuta; ha avuto l'oppotunità di godersi anche una casa in campagna per dilettarsi nel seguire le tracce delle prede, appagando il suo istinto di cane da caccia; ha gioito della nascita del nipotino che per lei è stata una preziosa fonte di allegria, una vera e propria "botta di vita". Nel frattempo tanti anni sono passati, abbiamo esultato dei miglioramenti ed affrontato tempestivamente le regressioni che in alcuni momenti ci sono state. Negli ultimi mesi purtroppo in Pimpa qualcosa è cambiato...probabilmente (che comunque nei primi mesi di vita ha sofferto tantissimo delle carenze nutrizionali...) è accaduto qualcosa a livello cerebrale, qualcosa di irreversibile, perchè, nonostante le molteplici terapie, al limite della sedazione totale, il panico si è ripresentato, feroce e quasi continuo. Stiamo riflettendo, siamo in attesa di decidere in relazione ad un percorso diagnostico e terapeutico, impotenti e dilaniati se sia o meno il caso di lasciarla dormire e riposare per sempre. Credo che questa sia la decisione più difficile che professionalmente abbia mai dovuto prendere ma so anche che devo limitarmi ad ascoltare ed assecondare chi in questi anni per Pimpa ha sempre preso le decisioni migliori, chi l'ha amata in modo incondizionato, con tutte le sue fragilità, chi le ha consentito di avere una vita felice, chi sa esattamente cosa sta passando e atrettanto bene saprà quando sarà arrivato il momento di dirle "Addio". Il messaggio che vorrei tramettervi è che una paura esagerata compromette il benessere fisico e psichico di un animale e anche in questo caso con l'aiuto di un professionista ma soprattutto con tanta pazienza e determinazione si può fare molto! Se invece avete la possibilità, giocate d'anticipo, prevenite la paura socializzando corrattamente il cucciolo. Tante esperienze, tanti incontri iniziando prestissimo. Crescete il vostro cucciolo come un "cane di mondo", alla scoperta delle tante meraviglie che l'ambiente e la relazione possono offrire.

 

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