OK!Mugello

Il trasporto pubblico e l'Alto Mugello. Tagli e rischio isolamento

Abbonati subito
  • 79
Il trasporto pubblico e l'Alto Mugello. Tagli e rischio isolamento Il trasporto pubblico e l'Alto Mugello. Tagli e rischio isolamento
Font +:
Stampa Commenta

Ultima puntata per questa fase de L’INKiesta, dedicata al trasporto pubblico locale. Analizziamo la situazione dell’Alto Mugello, la zona più remota del nostro territorio e quindi più bisognosa di collegamenti. Molti dei disagi derivanti dai tagli sono stati assorbiti grazie alla presenza della linea ferroviaria che attraversa il comune di Marradi. Ma non mancano le criticità.

Palazzuolo sul Senio è forse il comune più colpito dalla riduzione delle corse bus di inizio anno. Il sindaco Cristian Menghetti, che si occupa direttamente della questione, aveva già segnalato le forti problematiche in una lettera aperta alle istituzioni locali. E in particolare il sindaco alludeva alle forti disuguaglianze nella ripartizione dei tagli tra comuni “deboli” e “forti”. Palazzuolo sembra essere proprio uno di questi “comuni deboli” su cui i tagli decisi da AMV e provincia si sono abbattuti con grande veemenza. Così la situazione è quella di un taglio del 100% sulle corse dei giorni festivi: TPL completamente bloccato a Palazzuolo nei giorni non feriali. Allo stesso modo, le varie soppressioni e modifiche alle corse feriali secondo il sindaco andrebbero ridiscusse, attraverso un confronto diretto e costruttivo tra le istituzioni e le rappresentanze del territorio.

L’unica corsa diretta per Firenze è stata eliminata (si tratta della linea che interessava anche Casaglia e dunque il collegamento con Borgo San Lorenzo), e forti disagi si registrano anche per la linea verso Casola Valsenio, importante centro oltre il confine regionale. Unica nota positiva, il collegamento con la stazione ferroviaria di Marradi, che, nonostante i tagli, presenta ancora cinque corse giornaliere ben distribuite. Se a tutto questo si aggiungono i consueti reclami sulla scarsissima azione informativa della Scarl AMV sulle modifiche alle corse, il sindaco Menghetti non può che trarre un bilancio molto grave. E tiene a sottolineare l’importanza della concertazione tra i comuni del territorio, la provincia e l’azienda gestore per affrontare tali problemi; i comuni dovrebbero avere maggiore libertà di scelta, in quanto è sul loro territorio che si abbattono i disagi decisi dall’alto. Finora invece, secondo Menghetti, tale azione consultiva non è stata sufficiente, così come difficilissima è stata la gestione tecnica della questione, dovuta alla scarsa qualità delle informazioni fornite da AMV.

Il comune “gemello” di Palazzuolo, il vicino Marradi, non se la passa così male. Ma questo, come direttamente riconosciuto dal sindaco Paolo Bassetti, solo grazie alla presenza della linea ferroviaria, che svolge il grosso del servizio di trasporto pubblico, ed è il mezzo preferito dai pendolari per gli spostamenti. Questo ha portato ha uno scarso numero di reclami da parte degli utenti del trasporto su gomma, e dove possibile il comune ha cercato di potenziare i collegamenti con le stazioni ferroviarie.

Le situazioni più delicate, ma gestibili e non problematiche, sono state quelle di Biforco, che però ha la sua stazione ferroviaria, e Campigno, con alcuni utenti del servizio bus che sono stati appunto dirottati verso i treni. Tuttavia il sindaco Bassetti non è molto tranquillo per il futuro. Se questo taglio del 10% è stato riassorbito quasi senza dolore (nonostante le iniziali avvisaglie catastrofiche, relative soprattutto al collegamento Marradi-Palazzuolo), sarà difficile continuare così in caso di nuove sforbiciate.

E il sindaco invita anche a tenere alta la guardia in vista del nuovo assetto TPL del prossimo anno, con la creazione del lotto unico regionale e i relativi rischi per le zone della regione meno pesanti. L’invito a tutti i sindaci mugellani sembra molto importante, poiché chi oggi ha potuto sopportare la situazione, in futuro potrebbe non essere altrettanto fortunato.

Anche nel comune di Firenzuola, la situazione è stata mantenuta sotto controllo. Il sindaco Claudio Scarpelli non ha ricevuto notizie o segnalazioni rilevanti da parte della popolazione, anche se modifiche e soppressioni non sono mancate. Le linee interessate sono quelle verso Scarperia (che ha inciso molto proprio sull’abitato scarperiese), Barberino e il vicino comune di Monghidoro (in provincia di Bologna).

Tuttavia la situazione del TPL a Firenzuola è molto particolare rispetto agli altri comuni mugellani. In primo luogo le corse dei giorni festivi sono state eliminate già da qualche anno, disservizio quindi con cui i firenzuolini sono stati costretti a convivere. Inoltre la rete TPL di Firenzuola non comprende, oltre alle grandi direttrici di spostamento, numerosi collegamenti con le piccole frazioni, mancanza storica, che ha però evitato l’insorgere di situazioni di forte criticità. Così le segnalazioni degli utenti si sono concentrate sulla mancanza dei nuovi orari delle corse presso le fermate, sull’assenza di comunicazioni delle corse soppresse, e insomma su tutto quell’ambito informativo che il contratto di servizio assegna all’azienda gestore. Un problema che abbiamo già osservato in tutti i comuni del Mugello, e che però AMV non sembra intenzionata a risolvere.

Infine anche il sindaco Scarpelli si schiera dalla parte di chi pretende un peso decisionale maggiore per i comuni sulla gestione dei tagli al TPL. E arriva a prospettare un complessivo ripensamento del sistema trasporti mugellano, che vada a coinvolgere ogni livello delle istituzioni e valorizzi le istanze provenienti dal territorio.

Si chiude così la prima parte della nostra rubrica L'INKiesta, dedicata al trasporto pubblico. Per le prossime uscite annunciamo ai lettori una nuova Inchiesta: sulla cultura in Mugello, il sistema delle biblioteche e il mondo giovanile che ci ruota attorno. Per ora grazie di aver avuto la pazienza di leggerci fino a qui.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a