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Una storia vera per una serie televisiva che mette in evidenza cosa vuol dire fare il medico

Luca Argentero da il volto alla storia di Pierdante Piccioni che oggi è tornato a lavorare proprio nel lodigiano

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DOC - nelle tue mani DOC - nelle tue mani © locandina
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Medici in corsia, oggi considerati degli eroi anche se in realtà lo sono sempre stati. Gli 8 milioni di telespettatori che la serie televisiva mandata in onda da RAI UNO intitolata "Doc- Nelle tue mani" non è stata seguita solo per il bel sorriso di Luca Argentero che interpreta il primario che perde la memoria ma dimostra anche lo sguardo diverso con cui gli italiani si approcciano, in tempo di coronavirus, ad un mestiere che è una missione.

La storia è ripresa da quanto vissuto realmente (con i necessari aggiustamenti del racconto televisivo) di Pierdante Piccioni primario che dopo un incidente ha davvero perso la memoria. Ispirata alla sua storia (erano anche usciti due libri meno dodici e Pronto Soccorso editi da Mondadori), la serie mette in luce la difficoltà a cui ogni giorno un medico va incontro. Decisioni da cui dipende la vita di chi si affida alle loro cure. Il lato umano che deve essere ben bilanciato tra cosa è necessario fare e ciò che può aiutare.

Luca Argentero indossa i panni del primario che si ritrova ad essere paziente e comprende cose che prima non aveva compreso.Un esempio importante che fa pensare visto che il vero protagonista di questa storia, che ha perso 12 anni della sua vita per un incidente, oggi è tornato in corsia ed opera proprio nel lodigiano.

La serie prodotta da Matilde e Luca Bernabei con la regia di Jan Maria Michelini e Ciro Visco prevedeva 8 puntate. Per ora ne vedremo 4, perché le riprese sono state interrotte a causa del coronavirus. Si spera di vedere le prossime in autunno.

Ringraziamo il collega Giancarlo Passarella e Musicalnews per averci fatto partecipi di questa notizia.

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