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Eolico Mugello: parte una petizione pubblica per fermare il progetto

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Petizione no eolico Petizione no eolico © n.c
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Nonostante la drammatica situazione che sta vivendo tutto il mondo con la pandemia del civid-19, la Regione Toscana ha trovato il tempo per iniziare l'iter di approvazione del contestato parco eolico che dovrebbe sorgere sul crinale appenninico tra Vicchio e Dicomano. A questo proposito l'Osservatorio Civico sul progetto Eolico Giogo Villore ha lanciato una petizione per una raccolta firme online sulla piattaforma "Change.org".

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Viene chiesto alla Regione Toscana di prevedere una sospensiva, fino al termine dell’emergenza legata al COVID 19 che impedisce l'esercizio normale delle libertà civiche, di tutti gli atti amministrativi connessi al procedimento autorizzativo dell’impianto facendo quindi decorrere i 60 gg utili alla presentazione delle Osservazioni dal 31/07/2020 o comunque dalla data in cui sarà ripristinata la piena libertà di circolazione, di riunione, di documentazione, di ispezione del territorio necessaria per informare adeguatamente la popolazione sui vantaggi e sui problemi ambientali connessi alla realizzazione di una opera così imponente e dal cantiere vasto e complesso che richiede, sia in termini di viabilità che di estensione, su un’ecosistema fragile come un crinale appenninico e alla formulazione di osservazioni corrette ed utili.

Molti cittadini stanno lavorando a queste “osservazioni”, dirette ad evidenziare le notevoli criticità del progetto per le sue ricadute geologiche, idriche, sulla fruizione di un paesaggio unico e teoricamente tutelato, sull’economia agricola e turistica locale, a fronte di utili al solo favore della SPA proponente e di un apporto reale davvero modesto sulla produzione di energia alternativa rispetto a quelle di origine fossile.

Per rendere queste osservazioni valide e condivise, sarebbe ora il momento di dibattere, approfondire questioni e cifre, avviare un processo partecipativo che informi adeguatamente i cittadini del Mugello su una decisione così importante e irreversibile su uno spicchio ancora intatto del loro territorio (questo tratto di montagna appenninica è infatti la sola parte non toccata dagli scempi dei lavori per l’Alta Velocità).

Invece in questo momento chi è interessato ad approfondire non può incontrarsi, organizzare assemblee pubbliche, dibattiti in contraddittorio, escursioni sul crinale per far vedere a tutti gli interessati, con i loro occhi, una realtà ben diversa da quella presentata dalle simulazioni video e grafiche elaborate da ASGM nel progetto presentato in Regione. Questa impossibilità esporrebbe la procedura di VIA e la Conferenza dei Servizi a obiezioni di carattere sostanziale e ne renderebbe quindi gli eventuali atti impugnabili anche in sede giudiziaria

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