La Nazione, in edicola questa mattina, si concentra sulle reazioni arrivate da Roma dopo le roboanti parole di Rocco Commisso pronuciate qualche giorno fa dagli States. Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, afferma il quotidiano, sarebbe rimasto molto irritato.
Il malumore, da entrambe le parti, è arrivato proprio nel momento cruciale, quando si sarebbe dovuto prendere una decisione sul futuro dello stadio Franchi. Commisso, dal canto suo, resta molto scettico sulla possibilità garantite dal nuovo decreto salva-stadi, dichiarandosi pronto a lasciar perdere nel caso in cui non gli fosse permesso di fare ciò che è necessario per il bene della sua società.
Bisognerà attendere ancora due settimane prima che da Roma arrivino indicazioni tecniche sul da farsi. Intanto da Firenze, prosegue il silenzio del sindaco Dario Nardella sulla questione.
Mugelli Giampiero
In Italia per le concessioni viviamo nella burocrazia da medioevo e Comisso da americano e imprenditore non ha tempo da perdere. chi lo spiega al ministro Franceschini che la vecchia burocrazia Italiana è da ammodernare renderla produttiva. IL silenzio di Nardella è l'aspettativa silenziosa che deve arrivare da Roma e si commenta da solo