OK!Mugello

La pandemia e quegli uffici pubblici ancora chiusi. I casi di Publiacqua e Inps citati da Romagnoli

E una domanda inquietante: L'emergenza sanitaria non sarà occasione per sperimentare la chiusura delle sedi periferiche?

Abbonati subito
  • 1
  • 1485
Ufficio pubblico Ufficio pubblico © Claudio_Scott
Font +:
Stampa Commenta

Oggi (martedì 11 agosto) Leonardo Romagnoli (consigliere di Borgo in Comune) affida a Facebook la seguente riflessione, basata sul caso degli uffici di Publiacqua e dell'Inps a Borgo San Lorenzo:

La chiusura di numerosi uffici pubblici con la pandemia ha comportato per molti cittadini un disagio che continua nonostante che molte attività abbiamo ripreso il loro normale svolgimento.

Borgo in Comune aveva sollevato con un'interrogazione le perplessità di molti cittadini sulla prolungata chiusura della sede distaccata dell'Inps e di Publiacqua a Borgo san Lorenzo. I due enti sollecitati dal comune di Borgo san Lorenzo hanno inviato delle giustificazioni che ci lasciano perplessi e probabilmente anche il Comune che ha ufficialmente chiesto il 7 agosto scorso la riapertura dei due uffici.

Publiacqua tiene a sottolineare che la chiusura non ha comportato un minor servizio ai cittadini che hanno privilegiato altri canali a partire dal call center con tempi di attesa che sono diminuiti rispetto al 2019. D'altra parte secondo la società di gestione le misure di distanziamento sanitario stanno spingendo gli utenti a forme di comunicazione che evitino spostamenti e la frequentazione “ di luoghi che potrebbero rappresentare un rischio”. Comunque Publiacqua ritiene che non esistano le condizioni per la riapertura dell'Ufficio di Borgo san Lorenzo.

Vieni quasi il dubbio che questa prolungata chiusura con “ l'apprezzamento da parte del 95,7% degli utenti che utilizzano lo sportello on line” preluda ad una definitiva soppressione dell'ufficio periferico di Borgo san Lorenzo e quindi ha fatto bene l'amministrazione comunale a chiederne ufficialmente la riapertura.

Il tono non cambia con l'Inps che informa che dal 6 luglio ha potenziato il servizio informazione e consulenza con prenotazione presso le direzioni provinciali ovvero a Firenze.

Gli uffici periferici non possono essere riaperti perchè, secondo l'Inps, non è possibile garantire la sicurezza dei lavoratori nel rispetto anche di recenti accordi sindacali del 12 giugno. Quindi l'Inps garantirà “il servizio di primo e secondo livello all'utenza di riferimento esclusivamente tramite prenotazione del contatto telefonico, laddove lo richiedessero, i cittadini potranno fisicamente recarsi agli sportelli delle direzioni provinciali comunque accessibili tramite prenotazione telefonica”. E questi sarebbero servizi pubblici? Cosa ne pensano le organizzazioni sindacali dei pensionati? Anche in questo caso sorge il dubbio che si provi a sperimentare la chiusura totale delle sedi distaccate partendo da territori marginali come il Mugello approfittando dell'emergenza sanitaria che già nelle condizioni attuali non dovrebbe, invece, essere un ostacolo alla riapertura di sportelli locali.

Il comune ha comunque chiesto anche all'Inps la riapertura dell'ufficio di Borgo san Lorenzo.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Alfredo Agostini

    E' un'indecenza e un sopruso dettato dall'arroganza da monopolio. Io ho un'agenzia di assicurazioni e dato che siamo stati considerati dal governo "servizio essenziale" non abbiamo chiuso neppure un giorno, ovviamente adottando le misure di prevenzione previste. Mi viene da sorridere ma evidentemente siamo più essenziali dell'acqua o della previdenza sociale. Fa bene il Comune a fare la voce grossa e pretendere il ripristino del servizio. Non tutti infatti, soprattutto i pensionati, sono in grado di accedere ai servizi on-line.

    rispondi a Alfredo Agostini
    mar 11 agosto 2020 06:55