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Covid-19: verso la proroga della chiusura delle scuole e del decreto 'Restare a casa'

Non basterà rimanere in casa fino al 25 marzo

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Giuseppe Conte Giuseppe Conte © n.c
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Il governo prorogherà l'apertura delle scuole e tutte le disposizioni previste nel cosiddetto decreto 'Restare a casa' dell'11 marzo. Questa mattina, sul Corriere della Sera, il presidente Conte rivela le intenzioni dell'esecutivo.

"Abbiamo evitato il collasso del sistema - spiega il presidente del consiglio - le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza".

Le parole di Giuseppe Conte erano prevedibili anche perché gli esperti parlano di un probabile picco dei contagi proprio a fine mese. Il presidente del consiglio chiede ai cittadini di usare il buonsenso e continuare a rispettare le disposizioni delle autorità. E avverte che, seppur al momento non siano in piano nuove restrizioni, il governo è pronto ad approvarle nel caso questo si rivelasse necessario: "Bisogna usare il buonsenso e agire tutti con la massima consapevolezza, le sanzioni penali per chi trasgredisce ci sono e verranno applicate in modo severo e sono d’accordo con quei sindaci che hanno chiuso anche le ville e i parchi, una cosa è fare attività sportiva un’altra è trasformare i luoghi pubblici in punti di assembramento, cosa inammissibile. Al momento non sono previste altre misure restrittive di largo respiro, ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire".


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