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San Godenzo. Due mozioni (e qualche polemica) per Liliana Segre

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Liliana Segre Liliana Segre © N.c.
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Nel consiglio comunale del 25 novembre la maggioranza si è astenuta al voto per l’ordine del giorno presentato dal centro sinistra per San Godenzo per il conferimento onorario della cittadinanza a Liliana Segre, presentando un’altra mozione, poi approvata dal Consiglio. “Abbiamo ritenuto di scrivere di nostro pungo un testo anziché votare quello che sta girando per l’approvazione nei vari consigli comunali locali. La sostanza del testo è rimasta comunque la stessa: il sostegno ad una persona come la Senatrice Segre per i suoi alti meriti nella difesa dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e per il suo inestimabile impegno come testimone del dramma dell’Olocausto” afferma il primo cittadino, Emanuele Piani.

Riportiamo di seguito la mozione presentata dalla maggioranza:

Liliana Segre ha vissuto in prima persona i crimini del regime totalitario nazifascista. All’età di 9 anni fu espulsa da scuola a causa delle leggi razziali fasciste del 1938; all’età di 13 anni, con l'intensificazione della persecuzione degli ebrei italiani, tentò la fuga in Svizzera ma fu arrestata e detenuta prima a Varese e poi a Milano per più di 40 giorni; il 30 gennaio 1944 fu deportata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Alla selezione, Liliana ricevette il numero di matricola 75190, che le venne tatuato sull'avambraccio. Fu messa per circa un anno ai lavori forzati e durante la sua prigionia subì altre tre selezioni. Alla fine di Gennaio del 1945, dopo l'evacuazione del campo, affrontò la marcia della morte verso la Germania durante la quale venne liberata dalle Forze Armate Statunitensi. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, Liliana Segre è stata una dei venticinque sopravvissuti. Liliana Segre, a metà degli anni ’90, ha iniziato la sua attività di divulgazione nelle scuole, ai convegni e tramite la pubblicazione di numerosi libri, per condividere la sua testimonianza della Shoah, convinta che l’indifferenza sia peggiore della violenza.

Si ricorda che: ”Liliana Segre è stata nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (il più alto degli ordini) il 29 Novembre 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. Liliana Segre è stata nominata Senatrice a vita della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Mattarella il 19 Gennaio 2018, per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Liliana Segre ha presentato una mozione per la creazione di una “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza” che ha il compito di combattere atti e manifestazioni di odio e persecuzione contro singoli e comunità. Si esprime l’amarezza per i fatti avvenuti il 7 Novembre 2019 Liliana Segre si è vista assegnare dal Prefetto di Milano una scorta, in seguito a crescenti minacce ed insulti ricevuti soprattutto sul web, ricordando che sono sempre più frequenti, nel nostro Paese, episodi di odio e violenza che minano i valori della nostra Costituzione, ben espressi dall’art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”Si sottolinea dunque l’importanza, ancora oggi, di ricordare le atrocità vissute dalle vittime dell’Olocausto. L’importanza, in quanto amministratori, di contrastare ogni tipo di odio o violenza L’importanza di contrastare l’indifferenza, come scritto dalla Senatrice Segre:«Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: “Come è potuto accadere tutto questo?” Rispondo con una sola parola, sempre la stessa. Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell’atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio. La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.»

Ribadendo la propria stima nei confronti della Senatrice Liliana Segre e ringraziandola per il suo instancabile impegno sociale nel ricordo della Shoah e nella difesa dei valori della nostra Costituzione il consiglio ha deliberato di conferire la cittadinanza onoraria del Comune di San Godenzo alla Senatrice Liliana Segre per il suo impegno civile e civico e di recapitare alla Senatrice Segre questo ordine del giorno insieme alla pergamena di conferimento.

Nonostante il testo sopra riportato sia stato votato all’unanimità, il cambio della mozione ha suscitato il malcontento del Centrosinistra per San Godenzo che, sulla sua pagina facebook, ha espresso disappunto per non aver approvato il proprio ordine del giorno.

Riportiamo alcuni commenti estrapolati dal social network(…) il nostro ordine del giorno non è stato votato …astensione di massa perché di parte. Perché è di parte condannare le cose che scriviamo e cioè che ogni giorno ci sono nuovi casi di razzismo e xenofobia è di parte dire che questo paese ha una pericolosa deriva è di parte dire che promuovere ideali nazifascisti è un reato è di parte condannare quei 98 senatori che si sono astenuti. O forse è di parte smussare angoli per tenere buone quelle persone che ti sostengono e a cui poteva non piacere. Noi abbiamo comunque votato per rispetto e responsabilità questo ordine del giorno perché comunque arrivi alla senatrice il messaggio unanime. (…) non hanno voluto sottolineare il fatto gravissimo che 98 senatori si sono astenuti nel votare l’istituzione della commissione preposta dalla senatrice Segre e questo secondo me è un atteggiamento chiaramente di parte: la parte di chi è indifferente o addirittura di chi protegge gli spargitori di odio sociale.



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