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Migranti a San Pellegrino (Firenzuola). Interviene anche Elisa Tozzi

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Migranti. Foto di repertorio Migranti. Foto di repertorio © N.c.
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Anche la consigliera regionale Elisa Tozzi interviene sull’annosa questione del centro per migranti realizzato a San Pellegrino (Firenzuola). Lo fa con la seguente nota:

FIRENZE, 5 Luglio 2022. “Un albergo sulla montagna mugellana, in una piccola frazione a sei chilometri dal centro abitato del Comune di Firenzuola, si è improvvisamente trasformato, su iniziativa dei proprietari e col beneplacito prefettizio, in un centro di accoglienza per stranieri pieno di giovani profughi maschi - pakistani, afghani, africani - causando apprensione e malumori nella piccola comunità locale. Non possiamo negare le nostre perplessità su questa repentina trasformazione, dovute non tanto all’evento in sé quanto al fatto che l’amministrazione comunale dica di non essere stata informata preventivamente dalla prefettura e che gli ospiti della struttura siano già 47 a fronte di un numero massimo previsto di 25, la qual cosa rischia di creare disagi innanzitutto agli ospiti del Cas. La nostra sensazione è che il tanto decantato sistema dell’accoglienza toscano sia tutt’altro che alieno da criticità, che le comunità territoriali siano state ancora una volta scavalcate e umiliate e che qualcuno non si sia affatto mosso ‘alla luce del sole’. Un gran pasticcio, insomma, sul quale chiederemo, tramite un atto specifico, un approfondimento puntuale in consiglio regionale. Vogliamo capire bene come si sia dipanato l’iter amministrativo che ha consentito l’apertura di questo centro a San Pellegrino, quanto ci costerà e chi ci guadagnerà”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo Toscana Domani) sul caso del Cas di Firenzuola.

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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    questi non sono migranti, tanto meno fuggiti dalle guerre. Questi sono importati per politica e lucro, nessuno è fesso diceva il grande Totò. Basta guardare i volti di questi ragazzi, tutti giovani dai venti ai venticinque anni e tutti maschi. non nascondiamoci dietro ad un dito. L'Europa fra trenta anni deve chiamarsi l'Africa del nord, oltre il mediterraneo l'Africa del sud. ragazzi senza un mestiere vengono qua e poi si accorgono che pure loro sono stati raggirati come il popolo italiano. grazie alla globalizzazione

    rispondi a Mugelli Giampiero
    gio 7 luglio 2022 12:23