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Referendum giustizia. Riflessione di Claudio Ticci, che invita ad andare a votare

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referendum referendum © n.c.
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La riflessione in redazione:

Innanzitutto trovo democratico che i cittadini decidano di recarsi alle urne per dire un SI o un NO a quesiti in merito alla Giustizia. Così come è lecito e trasparente non andare a votare dopo una scelta informata e consapevole.

 

Certo è ben altra cosa rispetto al silenzio infingardo di chi spera che invece i cittadini non vengano a sapere nulla.

 

Per questo i DEM e molti altri avrebbero dovuto avere il coraggio di indire una manifestazione, anche solo per votare No. E invece niente. Il tentativo è di non informare e quindi non fare andare a votare la gente come scelta politica. Come se la giustizia e l'equità appartenessero ad una parte politica.

 

Questi referendum del 12 giugno devono battersi quindi contro il No e contro la scelta dell’astensione. Sono a parer mio purtroppo in atto tentativi subdoli poiché è in corso una odiosa campagna per far fallire la consultazione senza dirlo e questo non è affatto democratico perché la democrazia implica chiarezza, altrimenti è "politichetta".

 

La maggior parte del popolo italiano probabilmente non sa ancora questo weekend si voterà su 5 quesiti referendari sulla giustizia, cioè un tema che riguarda TUTTI i cittadini, la stragrande maggioranza dei quali ha in orrore lo strapotere giustizialista di parte della magistratura italiana che con i referendum si tenta di circoscrivere.

 

La politichetta sa pure che se il quorum fosse raggiunto i Sì certamente vincerebbero.

 

E siccome i democratici, titolari ed unici depositari dei diritti, della costituzione e della verità o sostenitori dell’attuale stato di cose questo lo sanno, ecco che la strada per loro più agevole è quella di NON informare i cittadini della scadenza del 12, ledendo il loro diritto costituzionale ad essere informati (lesione che dovrebbe preoccupare anche le massime cariche istituzionali...).

 

È una sorta di linea muta fatta propria dal Partito democratico (e dal Movimento 5 stelle), per la quale questa è roba ritenuta troppo difficile per noi cittadini ignoranti.

 

Ovviamente sono scomparsi anche gli altri partiti, compreso chi ha promosso i referendum, ma si è dimenticato di sostenerli o è stato fosse imbavagliato e censurato, ovviamente in modo democratico perché ritenuto non titolato a parlarne.

 

Abbiano coraggio i Letta e anche i Conte, facciano una bella manifestazione “social” a sostegno del No, dicano che bisogna andare a votare piuttosto che celebrare un caricabatterie universale europeo.

 

Poiché non lo faranno, c’è da concludere amaramente che quella dell’asse Pd-M5s è un tradimento ai cittadini, non è un battaglia politica ma si chiama in un altro modo: boicottaggio.

 

Ognuno di noi ha il diritto di essere informato e poi libero di scegliere se varcare la soglia della cabina elettorale oppure rinunciare.

 

Personalmente trovo che votare sia un diritto e un dovere di ogni cittadino che abbia compiuto la maggiore età ed è l’unico modo per partecipare concretamente alla vita politica e istituzionale del Paese. Un dovere civico.

 

Ma ripeto, prima di tutto la libertà di SCELTA, consapevole e soprattutto informata.

 

E’ fondamentale però SCEGLIERE e quindi DECIDERE da che parte stare anche se non si è convinti al 100%. Per votare ai referendum non bisogna necessariamente essere militanti di uno schieramento o dell’altro o essere contro qualcuno o qualcosa. Una scelta, a mio modo di pensare, va fatta, anche quella che si considera la meno peggio. Non votare è per me sbagliato perché in questo modo si lascia campo libero agli altri, si delega qualcuno anche con la NON SCELTA. Anche se siete indecisi fino all’ultimo non rinunciate. Sempre meglio una scelta imperfetta che il nulla.

 

La consultazione sarebbe l'occasione per cancellare le "correnti" tra giudici. I cittadini dovrebbero andare alle urne per dare un segnale di cambiamento.

Lo scarso o assente dibattito unito alla mancata informazione a mio avviso è l'indice di quanto malata sia la nostra democrazia.

Io VADO A VOTARE, FATELO ANCHE VOI.

LA GIUSTIZIA E’ DI TUTTI E NON DI (E PER) POCHI.

DECIDI DI DECIDERE, NON DELEGARE, VAI A VOTARE!

#REFERENDUM12GIUGnO2022

#IOVADOAVOTARE

 

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