Le bandiere a Vicchio © N.c.
Il lungo, ed estremamente critico, intervento del Pmli di Vicchio:
In questi giorni l'amministrazione comunale di Vicchio di “centro-sinistra” ha dato grande risalto alla celebrazione della festa della Repubblica con una iniziativa dal titolo “Creiamo la bandiera di tutti”, in collaborazione con l'istituto comprensivo, alcune associazioni oltre all'Unità pastorale, che ha avuto il suo punto centrale nello srotolamento e l'esposizione per diversi giorni di un tricolore di circa 20 metri che ha campeggiato per diversi giorni nel centro del paese dalla torre dei Cerchiai. Iniziativa che ha avuto risalto mediatico anche a livello nazionale.
Ma il tricolore è veramente la bandiera di tutti? In effetti un ampissimo arco di forze parlamentari, per non dire tutte, vi si riconoscono, dalla “sinistra” ai fascisti di Fratelli d'Italia. Ma come fa la stessa bandiera a rappresentare insieme i grandi possessori di capitali e di risorse finanziarie, a chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena? I lavoratori sfruttati e i capitalisti che accumulano fior di ricchezze sfruttandoli? Evidentemente ci sono interessi ben contrapposti, che per di più si stanno accentuando con l'aumento degli squilibri economici a favore dei ricchi per gli effetti economici della pandemia e della guerra di aggressione dell'armata del nuovo zar Putin all'Ucraina, con l'inflazione che sta falcidiando i salari dei lavoratori tra i quali stanno dilagando i licenziamenti e il lavoro precario: i ricchi sempre più ricchi, il popolo sempre più povero!
Il tricolore è la bandiera della borghesia, non certo quella del proletariato!
Il tricolore non può rappresentare chi in questa marcia società capitalista ha perso il lavoro, chi è senza casa, oppure chi ci rimette la salute e la vita per i tagli alla sanità pubblica, che magari gli viene negato anche un letto in ospedale come successo durante la pandemia! Senza contare tutte le politiche di macelleria sociale che in questi anni stanno portando avanti i vari governi che si alternano alla guida del paese, deleterie per le masse popolari, dai tagli e privatizzazione della sanità pubblica come detto, al taglio delle pensioni, al Ddl concorrenza che privatizza i servizi pubblici locali, all'autonomia differenziata e non certo per ultimo la situazione del nostro martoriato Mezzogiorno. Insomma non siamo assolutamente sulla stessa barca, ma le barche sono due, distinte e contrapposte, che rappresentano il proletariato una e la borghesia l'altra, i cui interessi sono rappresentati e curati dal governo Draghi del capitalismo e della grande finanza.
Continuare ad esaltare ostinatamente il tricolore è una scelta di campo a favore di questa società capitalista. Se nel Risorgimento il tricolore poteva essere un simbolo d' indipendenza e progresso in quanto rappresentava l'aspirazione del popolo italiano all'unità nazionale e alla liberazione dalla dominazione straniera in particolare dagli austriaci, oggi ha perso quella spinta progressista nella società e rappresenta unicamente l'Italia della borghesia e non certo quella operaia e popolare. Non a caso tutta questa campagna pro tricolore da parte di tutti i partiti parlamentari ai mass media per la sua promozione che “alimenta” ulteriormente il “clima” nazionalista e patriottardo nel paese, funzionale tra l'altro, nel quadro del neofascismo imperante, alle varie missioni belliche e interventiste dell'imperialismo italiano all'estero, con l'invio delle truppe italiane nei vari scenari di guerra nel mondo, non ultimo con l'invio di armi in Ucraina che di fatto pone l'Italia in guerra contro la Federazione Russa.
Per cui non siamo d'accordo con quest'iniziativa presa dall'amministrazione comunale di Vicchio, come assolutamente contrari siamo al fatto che siano stati coinvolti in quest'iniziativa gli alunni di elementari e medie: agli studenti bisogna trasmettere non certo i valori del nazionalismo ma altri valori ad iniziare da quelli della Resistenza. Resistenza le cui lezioni e insegnamenti vanno portati, magari in collaborazione con l'ANPI, in modo nettamente maggior nelle scuole!
La bandiera che rappresenta veramente il progresso è quella rossa, che è il vessillo che hanno innalzato i lavoratori e le masse popolari nelle loro lotte sociali negli ultimi secoli, con il rosso a rappresentare il sangue da loro versato. Anche oggi il più delle volte, in un modo o nell'altro, è lui il colore dominante nelle manifestazioni operaie e popolari e non certo il tricolore! Progresso, che per noi marxisti-leninisti significa rafforzare lo spirito di classe anticapitalista dei lavoratori, il tutto nella strategia della conquista del socialismo e il potere politico da parte del proletariato! PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO (Organizzazione di Vicchio del Mugello)
Vicchio 7 giugno 2022
Mugelli Giampiero
come sempre parlano coloro che volevano l'Italia staliniana e un'altra bandiera, non certo il tricolore. Bastava raggiungere lo scopo, che per fortuna non è avvenuto. Ormai le carte sono scoperte, la storia, quella vera è uscita dopo averla tenuta nascosta in quegli armadi per troppo tempo chiusi. Nonostante l'evidenza, ancora c'è negazione e divisione, perché per certi personaggi la guerra civile italiana continua. Sono un pensionato che dura fatica ad arrivare a fine mese, ho una sola bandiera il TRICOLORE quella che rappresenta l'Italia e coloro che sono fieri di essere ITALIANI, nonostante la politica spazzatura che abbiamo