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La componente Pari Opportunità in quota PD dichiara di essere a favore del regime dei Talebani

"Forse qualcuno rimarrà sorpreso, ma sono a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi..."

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Nura Musse Ali Nura Musse Ali © n.c
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Con questa dichiarazione la componente della Commissione Pari Opportunità, Nura Musse Ali, rilasciata al quotidiano Il Tirreno ha fatto scoppiare un caso politico a livello nazionale. A seguire la nota delle componenti di centro Destra facenti parte della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana.

Rispetto alle dichiarazioni fatte da Nura Mussa Ali alla stampa sulla recente situazione in Afghanistan ed apparse sul quotidiano “Il Tirreno” in data martedì 24 agosto dal titolo “A favore del ritorno del regime talebano” ritenute in stridente antitesi con quanto propugnato dalla Commissione Regionale Pari Opportunità della Regione Toscana. 
In tale intervista affermazioni quali “In questi venti anni le potenze occidentali … non hanno costruito nulla di rilevante nella vita della gente comune” oppure “purtroppo a nessuno interessa far progredire questi paesi” sono francamente inaccettabili e denotano l’incredibile e profonda ignoranza della Componente della Commissione Nura Mussa Ali per quanto riguarda l’ingente programma di aiuti da sempre messo in atto – basterebbe informarsi un po’ prima di parlare - dalla Cooperazione Italiana ed internazionale in genere basato principalmente, checché la Componente ne dica, su programmi di scolarizzazione, alfabetizzazione, formazione a tutti i livelli, agricoltura, empowerment delle categorie più deboli, miglioramento della condizione femminile, igiene e sanità nelle aree rurali afgane, interventi da sempre messi in atto nel rispetto integrale e scrupoloso della particolare realtà sociale, culturale e religiosa di quelle popolazioni.

Che poi la Componente stessa auspichi di fare esattamente ciò che nella realtà è stato in effetti sempre fatto (spesso in condizioni del tutto proibitive) denota ulteriormente, se mai ce ne fosse bisogno, il grado di conoscenza a dir poco approssimativo della realtà rurale afgana mostrato dalla dottoressa Nura Mussa Ali. Ma il maggior danno arrecato dalla Componente al prestigio della Commissione di cui tutte facciamo parte, quello che più ne mina e ne mette perfino in dubbio la ragion d’essere è l’endorsement da ella più volte fatto, nel testo, al regime fondamentalista talebano salutato quale benvenuta novità e necessità rispetto alla bieca corruzione dei costumi portata, a suo dire, dall’occidente.

In pratica con questa intervista ci troviamo ad assistere al penoso spettacolo di una Componente della Commissione Regionale alle Pari Opportunità che ripudia e disconosce il mandato istituzionale della Commissione stessa, plaudendo proprio a coloro, i talebani, che tali Pari Opportunità aborrono per definizione. 

Nell’augurarci che questa commissione voglia immediatamente e convintamente prendere le distanze e condannare le pericolose idee propugnate da Nura Mussa Ali, ci dissociamo dall’articolo in questione e dalle idee in esso espresse, ribadendo che questa Commissione mai potrà condividere il pensiero di chi giustifica sistemi sanguinari che opprimono la libertà dell’uomo in nome di principi oscurantisti e medioevali.

Firmato
- Caterina Coralli Vicepresidente CRPO-  Fratelli d’Italia
- Monica Gobbi componente CRPO –Fratelli d’Italia
- Roberta Pieraccioni Componente CRPO-Forza Italia
- Diletta Bresci Componente CRPO-Lega
- Eleonora Cantone Componente CRPO-Lega
- Rosanna Zari Componente CRPO-Lega

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