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Le proposte di SiAmo Marradi e il Bilancio di Prospettiva dell'opposizione

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Spiegano dalla lista SiAmo Marradi: 

Quando le amministrazioni redigono il Bilancio di previsione alle opposizioni non resta che tentar la carta degli emendamenti, via generalmente poco battuta, o chiudersi nel fortino della critica. Noi oggi tentiamo qualcosa di diverso nella forma che però contraddistingue la nostra esperienza consiliare fin dal 2018 che è quella di una opposizione fortemente propositiva. Un ruolo che vista la situazione politica del paese ci sembra che ancor più corrisponda allo spirito dei tempi e alle necessità del nostro paese, del nostro territorio.

Abbiamo voluto chiamare questo documento “Bilancio di prospettiva”, perché la prospettiva non impedisce di sollevare, prendere coscienza e risolvere i problemi contingenti ma è un occhio al di là della siepe del tempo e delle circostanze attuali. Limitante e sterile ci sembra l’enunciare le priorità senza programmare o anticipare il futuro, perché spesso le due cose non sono incompatibili avendo percorsi e risorse diverse.

Marradi come molti piccoli Comuni ha oggi più che mai bisogno di prospettiva, perché al di la di splendide e proficue kermesse e rassicurazioni ha dati fondamentali che ci inquietano: il primo lo spopolamento che è segno di una politica che è sempre in ritardo e non è riuscita a frenare e invertire questo triste dato, il lavoro e le moderne infrastrutture, in un cerchio che si insegue e si alimenta come l’Uroboro.

Un Bilancio prevede nella destinazione di somme l’individuazione di programmi, progetti, attività, noi siamo costretti ad esporre solo la seconda parte non gestendo le risorse e consapevoli di un bilancio comunale con significative criticità. Nel pensare ad una Marradi proiettata tra cinque anni riteniamo sia strategico intervenire su sette punti fondamentali:

1)Collegamenti telematici: la Regione assicura e rassicura che nel 2022 si concluderà la penosa vicenda della copertura internet del territorio, a noi le bonarie rassicurazioni dell’assessore ormai fanno venire l’orticaria e vorremmo un segno estremamente concreto. La difficoltà non solo del nostro Comune ma anche di altri nostri confinanti, anche fuori regione, dovrebbe incentivare la Regione o i Sindaci tutti riuniti a farsi seriamente carico del problema senza aspettare che cada la manna dal cielo. Le ricerche del bambino scomparso nei primi giorni di questa estate danno il segno di come questa mancanza strutturale ad oggi sia inaccettabile e comprometta lo sviluppo non solo dei territori ma soprattutto non consenta piena fruibilità di tante opportunità che offre la rete ai nostri cittadini vedendoli marginali rispetto ai loro diritti basti pensare alla didattica a distanza della quale in paese non si deve parlare ma che ha visto tanti bambini in difficoltà non per mancanza del corpo docente ma per infrastrutturazione mancante.

2)Energia Green: studio, progettazione e realizzazione di un parco sperimentale del ciclo energetico nella struttura del Molinone. Il Molinone da tempo cerca una sua collocazione, struttura cadente ma di pregio, infilata in tutti i possibili progetti di ristrutturazione non ultima come sede museale, a nostro avviso, vista la sua storia, vista la sua collocazione, potrebbe essere ripensata e riconvertita in un parco sperimentale di energie rinnovabili ed alternative dedicato alla produzione integrata delle varie fonti di energia rinnovabile ed alternativa. Un ciclo completo di utilizzo, stoccaggio, allacciamento e riutilizzo di tutti i prodotti e gli scarti del ciclo energetico al fine della sussistenza energetica concepita in piccole energy grid da dedicare in prima istanza alle case sparse e alle attività produttive del luogo.

3)Ampliamento e modernizzazione della piscina comunale e del parco piscina. La piscina è un luogo particolarmente importante per l’attività socio ricreativa del nostro paese in periodo estivo e rappresenta una possibilità turistica già apprezzata. Alcuni Comuni di non grandi dimensioni come il nostro hanno deciso di puntare su questo servizio per attirare turismo locale: alcuni forniscono un’attrattiva per bambini ed altri luoghi riscaldati. Marradi dovrebbe seguire questa strada investendo su attrazioni per bambini non identificabili solo in giochi da parco in veri e propri scivoli che partono dalla collinetta sotto al parcheggio e potrebbe dedicare una parte del parco piscina ad attività di palestra e percorso benessere.

4)Siamo ancora in attesa e ribadiamo la necessità di un piano di promozione del territorio strutturalmente concepito ed un coinvolgimento pieno e responsabile di coloro che formano il tessuto economico imprenditoriale del nostro paese per una strategia turistica pianificata e coordinata, che parta da una proposta legata allo sport, nello specifico alla bicicletta e al trekking, per poi evolvere in direzione di un turismo dedicato alle famiglie.

5)Due anni di pandemia ci hanno fatto capire come le nostre interconnessioni sono fondamentali a seconda di come le viviamo e le utilizziamo possono essere un punto di forza o di debolezza. Tra le debolezze non possiamo non vedere come sia fragile, intempestiva e distante la struttura sanitaria regionale dedicata ai nostri territori, così come la gestione del corpo di Polizia municipale non è a parer nostro assolutamente stato soddisfacente in questi lunghissimi diciotto mesi. Ci piacerebbe, in considerazione dell’art. 117 della costituzione, che sempre in piena pandemia ha dato il reale peso della sua portata, che la Regione Toscana si dotasse di figure dedicate alla revisione dei vecchi e alla stesura di nuovi accordi “transfrontalieri” con le varie Regioni confinanti in modo da garantire in una logica di prossimità territoriale risposte celeri ed efficaci ai propri cittadini.

6)In questa ottica che ci vede subordinare il criterio della mera territorialità al criterio della prossimità e dell’efficienza delle Regioni e dello Stato, in controtendenza alla chiusura che abbiamo subito, per creare un tessuto dinamico di servizi e relazioni, pensiamo, visto lo stato dei servizi, e della popolazione, che sia giunto il tempo di prendere in considerazioni prospettive di consolidamento e di crescita delle nostre comunità in sinergia con il Comune di Palazzuolo sul Senio, abbandonando i campanilismi, siamo infatti oggettivamente molto più comunità di quanto si voglia pensare.

7)La cenerentola delle politiche di sviluppo del nostro territorio ci pare oggi l’agricoltura e tutta la filiera che si può sviluppare attorno a questa, a parte il Marrone, che speriamo non debba mai subire scelte strategiche diverse dalla proprietà dell’Ortofrutticola del Mugello. Una vecchia concezione agricola non riesce a cogliere, se non in pochissimi casi, le opportunità delle nuove prospettive europee, anche in questo settore ci sembra mancare un nucleo di indirizzo e coordinamento che sappia ampliare il volto della nostra agricoltura e darle una veste e una prospettiva ulteriore.

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