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Imprese italiane e commercio estero: i dati Istat e i consigli per l’internazionalizzazione

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Sono molte le aziende italiane che hanno già compreso l’importanza del commercio estero. I mercati stranieri offrono infatti un nuovo territorio da “invadere” con i propri prodotti, così da poter catturare un nuovo pubblico e aumentare di conseguenza il fatturato.

Non a caso, l’internazionalizzazione viene spesso vista come uno step cruciale per la crescita di un’impresa, dunque una necessità e non una semplice opzione. Vediamo qualche consiglio utile e i dati di riferimento.

Il report Istat e i dati aggiornati

Qual è la situazione del mercato estero da un punto di vista delle esportazioni? Il 2019 è stato un anno con luci e ombre, se lo si studia sotto questo aspetto attraverso gli ultimi dati elaborati dall’Istat. È stata infatti registrata una leggera contrazione del 3% dei beni esportati a livello globale. Di contro, la situazione italiana è buona, essendo la Penisola uno di quei paesi ad essere andati in positivo, registrando un aumento del valore delle esportazioni superiore al 2%.

Per quanto concerne il valore complessivo, si parla di una quota pari a circa 52 miliardi di euro, con un aumento di 13 miliardi di euro se si fa un confronto diretto con i dati del 2018. Se invece si analizzano i settori di maggior successo, come sempre è il comparto manifatturiero a registrare i numeri migliori in termini di export. In base ai dati visti finora, quindi, è possibile certificare l’enorme importanza delle esportazioni per le aziende italiane, che possono appunto ottenere diversi vantaggi finanziari e di brand.

Vantaggi e consigli riguardanti l’export

Come anticipato, l’export aumenta il raggio d’azione dell’azienda e, conseguentemente, anche le vendite e il fatturato, e ha un impatto notevole anche sul brand.

Bisogna però procedere con cautela, soprattutto perché in questa fase si approcciano dei paesi con regole e culture molto diverse dalle nostre. Rivolgersi ad un esperto aiuta ad evitare problemi legali, come nel caso di merci che in un dato paese non possono essere esportate. In secondo luogo, sempre per quanto concerne l’elemento culturale, è bene farsi supportare da un servizio di interpretariato professionale come Global Voices ad esempio, che sia in grado di comprendere e affrontare tutte le piccole sfumature delle diverse lingue e culture. Questo può aiutare a fare affari, evitando imbarazzi e problemi comunicativi legati ad un uso scorretto dell’idioma straniero.

Inoltre, si suggerisce di non lanciarsi mai allo sbaraglio: non tutti i mercati esteri sono ugualmente profittevoli, e non tutti sono adatti ad un certo modello di business, un prodotto o un servizio. In sintesi, bisogna identificare i mercati potenzialmente utili alla causa, per evitare di sperperare preziose risorse. Si consiglia dunque di stringere degli accordi con i distributori locali, che possono così abbattere i costi per l’azienda. Infine, è sempre il caso di monitorare costantemente il cash flow, riducendo così al minimo i fattori di rischio.

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