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Quest'estate è il caso di viaggiare all’estero? Il quadro della situazione

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Viaggiare all'estero Viaggiare all'estero © n.c
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Il 2020 è stato finora un anno pieno di restrizioni e sacrifici a causa della pandemia, sia a livello nazionale che a livello internazionale. La situazione ha avuto ricadute pesanti sul settore turistico, con un altissimo numero di persone che preferisce passare le proprie vacanze nel proprio paese. Federalberghi prevede che quest’anno solo il 46% degli italiani si concederà una vacanza: più della metà degli italiani rimarrà quindi a casa, con un calo dei vacanzieri quasi del 20% rispetto al 2019. A costituire i maggiori ostacoli alle partenze sono motivi economici, familiari, di salute e di lavoro, ma anche il timore di nuovi contagi. Quasi azzerati poi i viaggi all’estero: il 96,2% degli italiani preferiscono rimanere nello Stivale, con solo il 2,8% che invece sceglierà di andare oltreconfine. Ma nel 2020 non è impossibile viaggiare all’estero: ecco quali precauzioni seguire se si vuole comunque viaggiare fuori dall’Italia.

I consigli per viaggiare fuori dall’Italia

Innanzitutto, va detto che quest’anno viaggiare rimarrà un’esperienza gradevole, che però dovrà essere supportata dall’ossequioso rispetto delle regole igienico-sanitarie che sono ormai diventate la normalità per gli italiani. Fondamentale e di buon senso quindi avere con sé mascherine e prodotti igienizzanti di diverso tipo, da utilizzare quando non si hanno saponi a disposizione per lavarsi le mani; in più, può essere utile portarsi un termometro, dal momento che con una temperatura corpora di 37,5 gradi si dovrebbe evitare di viaggiare e stare a contatto con altre persone. Se si viaggia in macchina è bene rispettare le norme per il distanziamento sociale in caso si viaggi con altre persone, mentre su treni e aerei al di là dell’obbligatorio controllo della temperatura bisognerà indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio. Per aumentare poi la sicurezza del proprio viaggio in un periodo così particolare è bene stipulare un’assicurazione sanitaria che includa una copertura coronavirus. In generale, poi, quando si viaggia è sempre bene poter comunicare agevolmente con la gente del posto e per farlo torna molto utile l’inglese. Chi non si sentisse sicuro del proprio bagaglio linguistico può sempre provare un corso di inglese online disponibile su applicazioni tipo Babbel, che permettono di migliorare rapidamente e potersi esprimere fluentemente nella lingua. Questo è un aspetto fondamentale se si vogliono intrattenere conversazioni più approfondite con la gente del posto, ma anche per comprendere meglio situazioni e contesti diversi.

Le regole per viaggiare in Europa

Se la meta prescelta per il viaggio è in Europa, qui spostarsi è leggermente più semplice. Dal 3 giugno ci si può infatti recare liberamente – senza bisogno di passaporto – in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, negli Stati extra UE che però fanno parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e in Regno Unito, Principato di Monaco, Andorra, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Bisogna tenere sempre a mente però che alcuni di questi Stati potrebbero applicare forme di restrizione all’ingresso e che, in una situazione soggetta a mutamenti, alcune destinazioni come Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo o Svezia sono più semplici da raggiungere viste le misure meno stringenti dovute a una minore presenza del virus. Fino al 31 luglio resta il divieto di recarsi nei seguenti Paesi europei ma extra UE: Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Moldavia, Bielorussia, Ucraina.

Le regole per i viaggi nel resto del mondo

Fino a fine luglio, non sono consentiti gli spostamenti dall’Italia verso i Paesi non UE e non facenti parte dell’area Schengen, fatto salvo per i motivi consentiti dalla normativa attualmente in vigore ossia assoluta necessità, lavoro, salute, studio o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Questo vuol dire che a fini turistici non ci si potrà assolutamente spostare quantomeno fino ad agosto, quando però la normativa sarà probabilmente prorogata o comunque rinnovata in forma diversa. Esiste infine una lista di Paesi non UE da cui è in ogni caso vietato l’ingresso – o il transito nei 14 giorni antecedenti – verso l’Italia: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana e Serbia. Per informazioni aggiornate è bene consultare sempre il sito del Ministero della Salute, senza dimenticare il portale dedicato ai viaggi della Farnesina.

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