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Endometriosi: come contrastarla con uno stile di vita sano

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endometriosi endometriosi © n.c.
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L’endometriosi è una patologia multifattoriale complessa, ancora poco conosciuta, che colpisce in Italia 3 milioni di donne. Il sintomo principale è il dolore, che può arrivare a essere invalidante e compromettere la qualità della vita. Si tratta di un dolore pelvico cronico presente soprattutto durante il ciclo mestruale, che può accompagnarsi a dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione, dolore lombare, dolore durante e dopo il rapporto sessuale, stanchezza cronica e talvolta sintomi tipici dell’intestino irritabile con gonfiore addominale e alvo alterno.

Diversi studi hanno dimostrato che esiste una relazione tra dieta ed endometriosi, in quanto si è riscontrato che alcuni alimenti sono in grado di stimolare e potenziare le nostre difese immunitarie per contrastare la patologia. Infatti, come spiegano gli esperti, l’efficacia delle terapie per la cura dell’endometriosi e il controllo dei sintomi dolorosi correlati, volte ad abbassare i livelli di infiammazione e di estrogeni circolanti, può essere potenziata dalla cosiddetta dieta anti-endometriosi.

La dieta anti-endometriosi ha carattere preventivo e si basa su un regime alimentare che riduce i cibi che favoriscono l’infiammazione e punta su quelli antinfiammatori che diminuiscono i livelli di estrogeni. Poiché è stato dimostrato che le donne che seguono una dieta ricca di frutta, verdura e di alimenti contenenti grassi polinsaturi hanno un rischio più basso di sviluppare nell’arco della loro vita l’endometriosi, si consiglia di aumentare il consumo di fibre (di cui sono ricchi frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca), perché esse diminuiscono l’infiammazione addominale, aiutano la digestione e il buon funzionamento dell’intestino, oltre a ridurre gli estrogeni circolanti nel sangue. Inoltre, risulta estremamente utile consumare alimenti di origine vegetale, latticini a basso contenuto di grassi e carni magre, aumentare il consumo di grassi omega-3, presenti nei pesci come salmone, sgombro, aringhe, sardine, nei semi di lino, di noci e di zucca, non assumere erbe, come il ginseng, che possono contrastare gli effetti dei farmaci, in quanto contengono sostanze simili agli estrogeni. Infine, si consiglia di assumere alimenti ricchi di calcio, magnesio e vitamina D per evitare la demineralizzazione ossea indotta da alcune terapie mediche per l’endometriosi, oppure optare per un'integrazione alimentare mediante vitamine e minerali.

Uno stile di vita sano e una regolare attività fisica sono sicuramente armi utili anche per contrastare gli effetti dell’endometriosi. Infatti, lo sport favorisce il rilascio di endorfine (antidolorifici naturali che danno sollievo alle pazienti con forme di dolore pelvico cronico come l’endometriosi), la deposizione di calcio a livello osseo, e riduce i livelli di estrogeni circolanti. Oggi, però, le donne hanno a disposizione un’arma in più per combattere il dolore: una serie di integratori a base di antiossidanti, di vitamina C ed E, e anche di minerali importanti come lo zinco e il selenio, ma soprattutto un nuovo integratore con luteolina e una particolare curcuma fosfolipidica più biodisponibile e con maggiore emivita, messo a punto dalla Fondazione italiana endometriosi, leader nella ricerca sulla malattia, garantisce un’azione antinfiammatoria potenziata, permettendo di abbattere i principali sintomi della malattia: infiammazione, crampi, pancia gonfia e stanchezza cronica. Se infatti una dieta equilibrata contribuisce alla riduzione dei dolori pelvici, con l’assunzione del più recente integratore, associato a una corretta alimentazione, il dolore può scomparire, restituendo una buona qualità della vita sul fronte lavorativo, familiare e sociale.

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